Quali sono i migliori film di Quentin Tarantino? La classifica definitiva
Scopri i film imperdibili di Quentin Tarantino, il regista che ha rivoluzionato il cinema moderno con il suo stile unico e inconfondibile. Preparati a un viaggio tra dialoghi geniali, violenza stilizzata e colonne sonore indimenticabili.



Quentin Tarantino non è solo un regista, è un fenomeno culturale. Dalle esplosioni di violenza coreografica de Le iene al labirintico intreccio di storie di Pulp Fiction, ogni suo film è un'esperienza cinematografica a sé stante.
Quello che rende Tarantino un autore così amato (e discusso) è la sua capacità di fondere generi diversi – dal western allo spaghetti western, dal kung-fu al noir – creando qualcosa di completamente nuovo. I suoi dialoghi sono leggendari, spesso apparentemente banali ma pieni di sottotesti e ritmo, capaci di tenere lo spettatore incollato allo schermo anche nelle scene più tranquille. E poi c'è la musica: ogni colonna sonora è una selezione curatissima che diventa parte integrante della narrazione.
Film come Kill Bill (diviso in due volumi, un omaggio ai film di vendetta e arti marziali) o Bastardi senza gloria e Django Unchained (che riscrivono la storia con audacia e irriverenza) dimostrano la sua maestria nel giocare con le convenzioni cinematografiche. Anche quando si presta a scrivere per altri, come in Una vita al massimo o Dal tramonto all'alba, il suo tocco è riconoscibile.
Attraverso riferimenti continui alla storia del cinema, citazioni nascoste e camei inaspettati, Tarantino invita lo spettatore a un dialogo costante con la settima arte. Non si limita a raccontare storie, ma celebra il cinema stesso in ogni inquadratura.
14. Sin City (2005)
Sin City è l'adattamento visivamente stupefacente delle graphic novel di Frank Miller, diretto da Robert Rodriguez e dallo stesso Miller. Quentin Tarantino ha partecipato al progetto come 'regista ospite speciale', dirigendo una scena specifica all'interno del segmento 'The Big Fat Kill'. Ha accettato un compenso simbolico di 1 dollaro per il suo lavoro. La scena in questione è quella cruciale che vede protagonisti Clive Owen e Benicio del Toro. Anche se il suo contributo è limitato a una piccola parte del film, la sua partecipazione sottolinea il legame di Tarantino con Miller (aveva già adattato 'Jackie Brown' di Elmore Leonard, autore amato anche da Miller) e la sua volontà di sperimentare in progetti stilisticamente audaci. Il film in sé è un'immersione totale nel mondo noir e stilizzato creato da Miller, con un uso quasi esclusivo del bianco e nero e sprazzi di colore selettivo.

13. Four Rooms (1995)
Four Rooms è un film antologico composto da quattro segmenti diretti da registi diversi: Allison Anders, Alexandre Rockwell, Robert Rodriguez e Quentin Tarantino. Tarantino ha diretto l'episodio finale, intitolato 'The Man from Hollywood', basato su un racconto di Roald Dahl. La storia ruota attorno a Ted, il nuovo fattorino di un hotel (interpretato da Tim Roth), che si ritrova coinvolto nelle bizzarre vicende che accadono nelle diverse stanze la notte di Capodanno. L'episodio di Tarantino vede la partecipazione di Bruce Willis e dello stesso Tarantino nei panni di un regista hollywoodiano e dei suoi amici che fanno una scommessa folle. È un divertente e grottesco tassello nella filmografia di Tarantino, che mostra la sua predilezione per i dialoghi eccentrici e le situazioni assurde, anche se in un contesto più breve e contenuto rispetto ai suoi lungometraggi.

12. Assassini nati - Natural Born Killers (1994)
Assassini nati - Natural Born Killers si basa su una sceneggiatura originale di Quentin Tarantino, ma il film diretto da Oliver Stone è molto diverso dalla visione iniziale di Tarantino. Stone ha trasformato la storia di due amanti assassini in fuga che diventano celebrità mediatiche in un feroce e stilisticamente eccessivo attacco alla cultura della violenza e dei mass media americani. Interpretato da Woody Harrelson e Juliette Lewis, il film è un collage visivo frenetico che utilizza diversi formati cinematografici, animazione e tecniche di montaggio aggressive per riflettere la follia dei protagonisti e della società che li idolatra. Anche se Tarantino ha preso le distanze dal montaggio finale, la base della storia e i dialoghi originali sono riconoscibili e rendono il film un'opera affascinante (e controversa) che merita di essere vista per capire l'evoluzione di una delle sue prime idee per il cinema.

11. Dal tramonto all'alba (1996)
Dal tramonto all'alba (From Dusk till Dawn) è un film che inizia come un teso thriller criminale e si trasforma improvvisamente in un delirante horror vampiresco. Scritto da Quentin Tarantino (che interpreta anche uno dei protagonisti) e diretto da Robert Rodriguez, segue i fratelli Gecko, due criminali in fuga che prendono in ostaggio una famiglia per attraversare il confine con il Messico. Si rifugiano in un locale chiamato Titty Twister, che si rivela essere il covo di un'orda di vampiri assetati di sangue. Il film è un divertente e sanguinoso B-movie che non si prende troppo sul serio, con sequenze d'azione esagerate e creature mostruose. È un esempio perfetto di come Tarantino (come sceneggiatore) e Rodriguez (come regista) amino giocare con i generi e sovvertire le aspettative del pubblico. E la scena del ballo di Salma Hayek è semplicemente leggendaria.

10. Una vita al massimo (1993)
Una vita al massimo (True Romance) è un road movie criminale scritto da Quentin Tarantino, anche se la regia è di Tony Scott. Pur non essendo diretto da lui, il film trasuda lo stile tarantiniano nei dialoghi iconici, nei personaggi sopra le righe e nella mescolanza di violenza e romanticismo. Christian Slater e Patricia Arquette interpretano Clarence e Alabama, una coppia di innamorati in fuga dopo aver rubato un carico di droga a un gangster. Il loro viaggio attraverso l'America è popolato da figure bizzarre e pericolose, interpretate da un cast all-star che include Dennis Hopper, Christopher Walken, Brad Pitt e James Gandolfini. È una favola nera moderna, brutale e stranamente romantica, con scene di dialogo che sono diventate cult, come il confronto tra Hopper e Walken. Un must per i fan della scrittura di Tarantino.

9. Jackie Brown (1997)
Jackie Brown è l'unico film di Quentin Tarantino basato su un romanzo preesistente, 'Rum Punch' di Elmore Leonard. Questo gli conferisce un tono leggermente diverso rispetto alle sue opere originali, più misurato e focalizzato sui personaggi. Pam Grier, icona della blaxploitation degli anni '70, torna in grande stile nel ruolo di Jackie Brown, una hostess di volo che si ritrova incastrata tra un trafficante d'armi (Samuel L. Jackson) e l'FBI. Con l'aiuto di un garante su cauzione (Robert Forster, in una performance nominata all'Oscar), cerca di giocare d'astuzia per uscirne pulita. Il film è un neo-noir elegante e sofisticato, con dialoghi affilati e un cast eccezionale che include anche Robert De Niro e Chris Tucker. Meno frenetico di altri suoi lavori, ma altrettanto avvincente e ricco di sfumature umane.

8. The Hateful Eight (2015)
The Hateful Eight è un western crepuscolare e claustrofobico, ambientato pochi anni dopo la Guerra Civile Americana. Un gruppo eterogeneo di personaggi, tra cui cacciatori di taglie, un militare confederato e una prigioniera, si ritrovano bloccati da una bufera di neve in un avamposto di posta chiamato Minnie's Haberdashery. Quella che inizia come una sosta forzata si trasforma presto in un gioco al massacro carico di paranoia, sospetti e dialoghi velenosi. Tarantino sfrutta al massimo l'ambientazione limitata per creare una tensione palpabile, con un cast stellare (Samuel L. Jackson, Kurt Russell, Jennifer Jason Leigh) che si lancia in scambi verbali taglienti e rivelazioni scioccanti. Il film è stato girato in glorioso formato 70mm, offrendo un'esperienza visiva magnifica, e vanta una colonna sonora originale del maestro Ennio Morricone, che gli è valsa il suo primo Oscar competitivo.

7. Kill Bill: Volume 2 (2004)
Kill Bill: Volume 2 riprende esattamente da dove ci aveva lasciato il primo capitolo, ma con un cambio di ritmo e tono. Se il Volume 1 era pura adrenalina e azione stilizzata, il Volume 2 è più introspettivo e narrativo, concentrandosi maggiormente sui personaggi e sulle motivazioni dietro la sete di vendetta della Sposa. Scopriamo il suo passato, il suo addestramento con il temibile Pai Mei e affrontiamo gli ultimi nomi sulla sua lista, incluso Bill. Il film approfondisce la mitologia creata nel primo volume, offrendo momenti di dialogo intensi e confronti carichi di tensione emotiva, alternati a sequenze d'azione altrettanto potenti, anche se forse meno numerose. È il capitolo che chiude il cerchio, dando completezza alla saga e offrendo una conclusione soddisfacente all'epico viaggio della Sposa. Imperdibile per chi ha amato il primo volume.

6. C'era una volta a… Hollywood (2019)
C'era una volta a… Hollywood è una lettera d'amore malinconica e affascinante alla Hollywood del 1969, un'epoca di grandi cambiamenti e inquietudini. Il film segue le vicende di Rick Dalton (Leonardo DiCaprio), un attore televisivo in declino, e del suo stuntman e migliore amico, Cliff Booth (Brad Pitt, che ha vinto un Oscar per questo ruolo). Le loro vite si intrecciano con quella della loro vicina di casa, la promettente attrice Sharon Tate (Margot Robbie). Tarantino ricrea l'atmosfera di quell'anno cruciale con una cura maniacale per i dettagli, dalla musica alle insegne luminose, dalle auto ai vestiti. È un film che si prende il suo tempo, godendosi le interazioni tra i personaggi e immergendo lo spettatore in quell'epoca, prima di virare nel finale tarantiniano per eccellenza. Un omaggio commovente e stilisticamente perfetto a un'epoca d'oro e ai suoi sogni infranti.

5. Django Unchained (2012)
Con Django Unchained, Quentin Tarantino si immerge a capofitto nel genere spaghetti western, filtrandolo attraverso la sua lente unica per raccontare una storia di liberazione e vendetta nell'America pre-Guerra Civile. Jamie Foxx interpreta Django, uno schiavo liberato che si unisce a un eccentrico cacciatore di taglie tedesco, il Dottor King Schultz (un magnifico Christoph Waltz, al suo secondo Oscar con Tarantino), per trovare e liberare sua moglie Broomhilda, tenuta prigioniera nella brutale piantagione Candyland, gestita dal crudele Calvin Candie (un Leonardo DiCaprio in una performance inedita e luciferina). Il film è pieno di dialoghi affilati, sparatorie esagerate e un umorismo nero che alleggerisce, senza sminuire, la brutalità del contesto storico. La colonna sonora mescola brani originali con classici western e hip-hop, creando un soundscape inconfondibile. Un western atipico e potente.

4. Bastardi senza gloria (2009)
Bastardi senza gloria (Inglourious Basterds) è la storia alternativa della Seconda Guerra Mondiale secondo Quentin Tarantino, un mix esplosivo di tensione, umorismo nero e dialoghi brillanti. Il film segue due trame parallele destinate a incrociarsi: una squadra di soldati ebrei-americani soprannominati i 'Bastardi', specializzati nell'uccidere nazisti nel modo più brutale possibile, e la storia di Shosanna, una giovane ebrea sfuggita a un massacro che gestisce un cinema a Parigi. Il vero mattatore è Christoph Waltz nei panni del colonnello Hans Landa, il 'Cacciatore di Ebrei', la cui performance è così carismatica e terrificante da avergli giustamente valso un Oscar. Le sequenze dialogate, come quella iniziale nella fattoria o quella nella taverna, sono costruite con una suspense palpabile che ti tiene col fiato sospeso. Un film audace, irriverente e intellettualmente stimolante.

3. Kill Bill: Volume 1 (2003)
Con Kill Bill: Volume 1, Quentin Tarantino si lancia in un'epopea di vendetta che è una dichiarazione d'amore sfacciata e stilosa al cinema di genere di tutto il mondo: dai film di kung fu di Hong Kong agli spaghetti western, dai samurai movie giapponesi agli exploitation movie degli anni '70. Uma Thurman, nel ruolo della Sposa, è un'icona di determinazione e forza bruta, in un percorso di vendetta che la porta ad affrontare avversari sempre più letali. Il film è un tripudio visivo, con sequenze d'azione coreografate in modo spettacolare, l'uso audace del colore (il sangue che schizza a fiumi!) e persino una sequenza animata in stile anime giapponese che racconta il tragico passato di O-Ren Ishii. La colonna sonora è un mix eclettico e geniale che spazia da Morricone a Nancy Sinatra, sottolineando perfettamente ogni momento. È un'esperienza cinematografica adrenalinica, stilisticamente impeccabile e dannatamente divertente.

2. Le iene (1992)
Le iene (Reservoir Dogs) è l'esordio che ha fatto tremare Hollywood e ha presentato al mondo il genio di Quentin Tarantino. Fin dalla leggendaria scena d'apertura con la discussione su 'Like a Virgin' di Madonna, si capisce che non si tratta del solito heist movie. La rapina qui non la vediamo, ma ne viviamo le conseguenze in un crescendo di tensione claustrofobica e dialoghi al fulmicotone, ambientato quasi interamente in un magazzino isolato. È un esercizio di stile puro, un dramma criminale shakespeariano con un cast eccezionale (Harvey Keitel, Tim Roth, Michael Madsen, Steve Buscemi) che dà vita a personaggi indimenticabili, ognuno con il proprio colore e la propria dose di follia. La colonna sonora, con la sua selezione di brani anni '70 trasmessi dalla fittizia radio K-Billy's Super Sounds of the Seventies, è un altro tocco distintivo che amplifica l'atmosfera unica del film. Imperdibile per capire da dove tutto è iniziato.

1. Pulp Fiction (1994)
Preparatevi a un viaggio audace e stravagante nel cuore del cinema postmoderno! Pulp Fiction non è solo un film, è un'esperienza culturale che ha ridefinito le regole della narrazione. Dimenticate la linearità, qui i destini di gangster filosofi, pugili in crisi e coppie di rapinatori squinternati si intrecciano in un vortice di dialoghi taglienti, situazioni assurde e colpi di scena inaspettati. Quentin Tarantino ha preso ispirazione da pulp magazine e B-movies per creare un affresco corale che spazia dal noir alla commedia nera, con una colonna sonora che è diventata leggenda. Vedere John Travolta e Uma Thurman ballare il twist al Jack Rabbit Slim's è un'icona indelebile, così come le disquisizioni su cheeseburger e massaggi ai piedi. Un capolavoro di stile, intelligenza e pura energia cinematografica che continua a stupire e divertire a ogni visione.
