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Le migliori serie comiche satiriche e irriverenti come The Day Today

Se apprezzi l'umorismo tagliente e la satira intelligente, The Day Today è un punto di riferimento. Questa lista ti guiderà attraverso altre serie TV che hanno ridefinito la comicità con stili unici e irriverenti.

Jam
Nathan Barley
Charlie Brooker's Screenwipe

Quando si parla di satira britannica audace e surreale, The Day Today di Chris Morris è spesso citato come un punto di svolta. Questo finto notiziario degli anni '90 ha sbeffeggiato i media con un'inventiva e un'irriverenza raramente viste prima, gettando le basi per gran parte della comicità d'avanguardia successiva.

L'influenza di Morris si percepisce in lavori successivi come il disturbante Jam o la satira culturale di Nathan Barley (co-creato con Charlie Brooker). Parallelamente, figure come Armando Iannucci hanno affinato la satira politica con il ritmo frenetico e i dialoghi taglienti di The Thick of It e il suo adattamento americano, Veep.

Un altro pilastro della comicità moderna, in particolare per il formato mockumentary, è senza dubbio The Office (UK) di Ricky Gervais e Stephen Merchant. La sua capacità di trovare l'umorismo nel banale e nell'imbarazzo quotidiano sul posto di lavoro ha generato un fenomeno globale e innumerevoli imitazioni, inclusa la popolarissima versione americana. Queste serie, insieme a commedie brillanti come Parks and Recreation, Brooklyn Nine-Nine, la meta-comicità di 30 Rock o l'umorismo stratificato di Arrested Development, mostrano come la comicità si sia evoluta, attingendo dalla capacità di The Day Today di osare e rompere gli schemi.

14. Brooklyn Nine-Nine (2013)

Anche se si discosta dalla satira mediatica o politica di The Day Today, Brooklyn Nine-Nine è un eccellente esempio di workplace comedy moderna con un cuore grande. Ambientata in un distretto di polizia a Brooklyn, la serie segue un gruppo di detective eccentrici e il loro nuovo, stoico capitano.

Creata da Dan Goor e Michael Schur (sì, ancora lui, da Parks and Rec e The Office), la serie bilancia perfettamente comicità slapstick e basata sui personaggi con un genuino affetto per i protagonisti. È apprezzata per la sua rappresentazione positiva e inclusiva e per la capacità di affrontare temi seri con sensibilità pur rimanendo esilarante. Un show che dimostra come una comedy sul lavoro possa essere divertente, intelligente e anche edificante.

Brooklyn Nine-Nine

13. Arrested Development - Ti presento i miei (2003)

Utilizzando il formato mockumentary con un narratore onnisciente (Ron Howard nella versione originale), Arrested Development racconta la storia della ricca e disfunzionale famiglia Bluth, che perde tutto quando il patriarca viene arrestato. La serie segue i tentativi del figlio 'normale', Michael (Jason Bateman), di tenere insieme i pezzi.

Ciò che rende Arrested Development unica è la sua struttura narrativa complessa, piena di running gag, callback, scherzi visivi e trame intricate che si sviluppano su più episodi e stagioni. Richiede attenzione, ma ripaga con risate intelligenti e una satira affilata sulla ricchezza e la famiglia. Nonostante non abbia mai avuto ascolti altissimi, ha guadagnato un cult status enorme per la sua originalità e la sua scrittura brillante.

Arrested Development - Ti presento i miei

12. 30 Rock (2006)

Creata e interpretata da Tina Fey, 30 Rock ci porta dietro le quinte della produzione di uno show comico in diretta sulla NBC. Questa serie è una sfuriata comica iper-veloce e spesso assurda, piena di battute al minuto, riferimenti alla cultura pop e personaggi incredibilmente bizzarri.

Tina Fey interpreta Liz Lemon, la capo sceneggiatrice che cerca di tenere insieme lo show e la sua vita, affiancata dal suo capo Jack Donaghy (un perfetto Alec Baldwin) e dalla star imprevedibile Tracy Jordan (Tracy Morgan). 30 Rock è nota per la sua scrittura densissima, che premia le visioni multiple, e per la sua capacità di fare satira sul mondo dello spettacolo con una grande dose di autoironia. È caotica, intelligente e costantemente esilarante.

30 Rock

11. Parks and Recreation (2009)

Nata inizialmente come uno spin-off potenziale o comunque sulla scia di The Office (condivide i creatori Michael Schur e Greg Daniels), Parks and Recreation ha presto trovato la sua voce distintiva, diventando una delle comedy più amate degli anni 2010. Ambientata nel dipartimento Parchi e Ricreazione della fittizia cittadina di Pawnee, Indiana, la serie segue le avventure ottimistiche e a volte caotiche di Leslie Knope (interpretata da una solare Amy Poehler) e dei suoi eccentrici colleghi.

A differenza della satira a volte più cinica di altre serie in questa lista, Parks and Rec si distingue per il suo tono fondamentalmente positivo e incoraggiante, celebrando l'importanza del servizio pubblico e dell'amicizia. Il punto forte è l'incredibile chimica del cast corale (Chris Pratt, Aziz Ansari, Nick Offerman, Aubrey Plaza, ecc.), che rende ogni interazione uno spasso. È una serie che ti fa sentire bene, pur non rinunciando a momenti di umorismo intelligente.

Parks and Recreation

10. The Office (US) (2005)

L'adattamento americano di The Office ha preso la premessa della serie britannica e l'ha trasformata in un fenomeno culturale globale di lunga durata. Partendo dallo stesso formato mockumentary e dall'idea di un capo socialmente inetto (Michael Scott, interpretato da un bravissimo Steve Carell), lo show ha gradualmente trovato una sua identità, diventando meno 'cringe' e più focalizzato sui rapporti tra i personaggi e sull'umorismo basato sull'ensemble.

Ambientata alla Dunder Mifflin a Scranton, Pennsylvania, la serie vanta un cast corale eccezionale che ha saputo rendere i personaggi incredibilmente amabili e divertenti. Pur mantenendo elementi satirici sulla vita d'ufficio, The Office (US) è diventata famosa per i suoi momenti di genuina commozione e calore, costruendo archi narrativi complessi e relazioni che hanno tenuto incollati gli spettatori per nove stagioni. Un adattamento che ha saputo onorare l'originale creando qualcosa di unico.

The Office (US)

9. The Office (UK) (2001)

Creata da Ricky Gervais e Stephen Merchant, The Office (UK) ha ridefinito la workplace comedy e il formato mockumentary all'inizio degli anni 2000. Ambientata nell'ufficio di una compagnia cartiera a Slough, la serie è un capolavoro di cringe comedy, incentrata sulla figura imbarazzante e patetica del manager David Brent (interpretato da Gervais).

Lo show eccelle nel trovare l'umorismo nelle piccole miserie quotidiane della vita d'ufficio, nelle interazioni sociali goffe e nei sogni irrealizzati. Ha lanciato le carriere di attori come Martin Freeman e Mackenzie Crook. Nonostante sia durato solo due stagioni e due speciali natalizi, il suo impatto culturale è stato enorme, aprendo la strada a innumerevoli altre serie e dimostrando che si poteva fare comicità realistica, toccante e profondamente umana.

The Office (UK)

8. Veep - Vicepresidente incompetente (2012)

Portando la formula vincente di Armando Iannucci negli Stati Uniti, Veep segue le disavventure della Vicepresidente (e poi Presidente) Selina Meyer, interpretata da una fenomenale Julia Louis-Dreyfus (vincitrice di numerosi Emmy per questo ruolo). Come The Thick of It, la serie è una satira feroce e volgarissima del mondo della politica, concentrata sulla costante lotta per il potere, le gaffe pubbliche e l'inettitudine dietro le quinte.

Il dialogo è altrettanto veloce, tagliente e pieno di insulti quanto la sua controparte britannica, e il cast di supporto è eccezionale. Veep è un'immersione nel cinismo politico che non risparmia nessuno, offrendo risate amare su quanto possa essere disfunzionale il potere. È una dimostrazione che la satira politica di Iannucci funziona splendidamente anche oltreoceano.

Veep - Vicepresidente incompetente

7. The Thick of It (2005)

Dalla mente di Armando Iannucci, uno dei collaboratori di The Day Today, arriva The Thick of It, la satira politica britannica per eccellenza. Dimenticatevi i drammi politici seriosi; qui siamo nel caos frenetico e volgarissimo della burocrazia governativa.

Lo show è noto per il suo dialogo rapidissimo, l'uso estensivo di improvvisazione da parte del cast e le insulti creativi che sono diventati leggendari (molto merito va a Peter Capaldi nel ruolo dell'indimenticabile spin doctor Malcolm Tucker). Offre uno sguardo crudo e comico sui retroscena del potere, mostrando l'incompetenza, l'opportunismo e la costante gestione delle crisi che caratterizzano la vita politica. È esilarante e spietato allo stesso tempo, un vero gioiello della comicità britannica moderna.

The Thick of It

6. Charlie Brooker's Weekly Wipe (2013)

Evoluzione naturale di Screenwipe, Charlie Brooker's Weekly Wipe espande il raggio d'azione del commento satirico di Brooker. In onda dal 2013, questo show settimanale non si limita più solo alla TV, ma si tuffa a capofitto nelle notizie, nella politica, nella cultura di internet e in tutto ciò che è successo nella settimana.

Mantiene lo stile inconfondibile di Brooker, con le sue analisi taglienti e i suoi monologhi esilaranti, ma introduce anche segmenti con collaboratori come Philomena Cunk e Barry Shitpeas, che aggiungono ulteriori strati di comicità assurda. È un modo intelligente e divertente per rielaborare il flusso incessante di informazioni e assurdità che ci investe ogni giorno. Se amate l'umorismo critico e informato, Weekly Wipe offre una dose settimanale di sarcasmo illuminante.

Charlie Brooker's Weekly Wipe

5. Charlie Brooker's Screenwipe (2006)

Prima di Black Mirror, c'era Charlie Brooker's Screenwipe. Questo show, iniziato nel 2006, è la piattaforma perfetta per il commento satirico e cinico di Brooker sul mondo della televisione (e non solo).

Con il suo stile diretto, seduto su un divano o davanti a un computer, Brooker analizza programmi TV, notizie, documentari e tendenze mediatiche con un'intelligenza affilata e un umorismo nero irresistibile. Non è solo un critico, è un narratore della follia mediatica che ci circonda. È qui che ha affinato il suo stile di analisi critica che poi avrebbe portato in altre forme. Se siete interessati a capire come i media plasmano la nostra visione del mondo, visto attraverso una lente brillantemente sarcastica, Screenwipe è essenziale.

Charlie Brooker's Screenwipe

4. Nathan Barley (2005)

Una collaborazione tra Chris Morris e Charlie Brooker? Sì, esiste e si chiama Nathan Barley. Questa serie del 2005 è una satira affilata e a tratti scomoda della cultura mediatica londinese, degli 'hipster' e dell'ossessione per l'essere 'cool'.

Segue le disavventure di Nathan Barley, un wannabe giornalista/videomaker/DJ che incarna tutto ciò che c'è di vuoto e pretenzioso nel mondo che cerca di rappresentare. Lo show è brutalmente onesto nel mostrare la superficialità e l'auto-importanza di certi ambienti, e lo fa con lo stile visivo distintivo di Morris e la scrittura pungente di Brooker. È una capsula del tempo della metà degli anni 2000, ma la sua critica alla ricerca dell'autenticità fittizia e all'ossessione per le tendenze è ancora oggi sorprendentemente attuale.

Nathan Barley

3. Jam (2000)

Ancora una volta la mente di Chris Morris ci porta in territori inesplorati e inquietanti con Jam. Questo non è un semplice sketch show, è un'esperienza televisiva che distorce la realtà con un mix di umorismo nero, surreale e profondamente disturbante. Molti degli attori che avete amato (o temuto) in The Day Today e Brass Eye, come Mark Heap, Julia Davis e Kevin Eldon, tornano qui per dare vita a scenari che vi si insinueranno sotto pelle.

Ciò che rende Jam unico è l'uso di tecniche di produzione che manipolano audio e video per creare un'atmosfera onirica, claustrofobica e spesso agghiacciante. È uno show che non ha paura di esplorare il lato oscuro della condizione umana e di farlo con una creatività visiva e sonora senza precedenti. Non è per tutti, ma se amate l'audacia e l'originalità di Morris, Jam è un must-see che vi lascerà perplessi, divertiti e forse un po' turbati.

Jam

2. Brass Eye (1997)

Direttamente dall'incubo satirico di Chris Morris, Brass Eye è il successore spirituale, e molto più oscuro e controverso, di The Day Today. Se pensavate che TDTD fosse audace, preparatevi perché Brass Eye spinge l'acceleratore sulla satira pungente e spesso scioccante del giornalismo e della cultura delle celebrità.

Andato in onda tra il 1997 e il 2001, è famoso per i suoi segmenti che ingannavano celebrità e politici facendogli commentare campagne di sensibilizzazione completamente inventate e ridicole (il più noto è l'episodio 'Cake' sulla droga immaginaria). La sua capacità di smascherare l'ipocrisia e la superficialità dei media e della società è geniale, ma spesso vi lascerà a bocca aperta per l'audacia e il disagio che provoca. Un pezzo di storia della TV britannica, irriverente e indimenticabile.

Brass Eye

1. The Day Today (1994)

Preparatevi a un'immersione nella satira televisiva che ha definito un'era! The Day Today non è solo uno show, è un fenomeno che nel 1994 ha rivoluzionato il modo di fare comicità e critica sui media. Creato dal geniale Chris Morris e con la partecipazione fondamentale di Armando Iannucci (sì, quello di The Thick of It e Veep!), questo finto notiziario è un assalto surreale, frenetico e incredibilmente intelligente al giornalismo sensazionalistico.

È qui che nasce il personaggio iconico di Alan Partridge, interpretato da un sublime Steve Coogan, prima del suo show solista. Ma il cast è una galleria di talenti incredibili come Rebecca Front, Doon Mackichan e Patrick Marber, che danno vita a giornalisti assurdi e servizi al limite della follia. L'uso innovativo del formato mockumentary, gli effetti visivi volutamente esagerati e un umorismo tagliente che anticipava di anni i meme di internet lo rendono ancora oggi incredibilmente attuale e divertente. Un vero e proprio punto di riferimento per la satira moderna!

The Day Today

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