I migliori film sulla satira politica se ami veep
Se sei un fan sfegatato di veep e della sua satira politica pungente, preparati a scoprire una selezione di film che non ti deluderanno. Queste pellicole offrono uno sguardo irriverente e spesso esilarante sul mondo della politica.


La satira politica ha una lunga e gloriosa tradizione nel cinema, capace di farci ridere amaramente delle assurdità del potere e dei giochi di palazzo. Se "veep" ha conquistato il tuo cuore con il suo umorismo cinico, i dialoghi fulminanti e i personaggi irresistibilmente incompetenti, sappi che il grande schermo offre altrettante gemme.
Dai tempi d'oro di Charlie Chaplin con "Il grande dittatore", che osò prendere in giro i totalitarismi nascenti, fino a produzioni più recenti che svelano i retroscena imbarazzanti di campagne elettorali e corridoi del potere, il cinema ha sempre avuto un occhio critico (e spesso molto divertente) sulla cosa pubblica. Queste pellicole non si limitano a strappare risate, ma offrono spesso spunti di riflessione sulla natura umana, l'ambizione e le dinamiche che muovono il mondo politico, mostrando come, dietro la facciata, si nascondano spesso insicurezze, meschinità e situazioni al limite del surreale. Preparati a un viaggio tra campagne elettorali folli, presidenti per caso e senatori sopra le righe.
14. Il grande dittatore (1940)
Risaliamo alle origini della satira politica cinematografica con un capolavoro assoluto: Il grande dittatore (The Great Dictator) di Charlie Chaplin. Realizzato nel 1940, nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, questo film fu un atto di coraggio incredibile, la prima volta che Chaplin parlava in un film sonoro, usandola per denunciare la follia del nazismo e della dittatura.
Chaplin interpreta un doppio ruolo: un barbiere ebreo perseguitato e il dittatore Hynkel, una parodia di Hitler. Attraverso gag comiche (come la famosa scena del mappamondo) e momenti di profonda serietà, il film smaschera la vanità, la crudeltà e l'assurdità del potere tirannico.
Il discorso finale di Chaplin, rivolto direttamente al pubblico, è un appello commovente e potente alla pace, alla libertà e all'umanità. Sebbene il bersaglio sia diverso dalla satira più sfumata di 'Veep', questo film è un esempio fondamentale di come il cinema possa usare l'umorismo per affrontare temi politici cruciali e lanciare messaggi universali. Un monumento del cinema e della coscienza civile.

13. Idiocracy (2006)
Anche se non è strettamente una satira politica nel senso di 'Veep', Idiocracy di Mike Judge (lo stesso di 'Beavis and Butt-Head' e 'Silicon Valley') merita una menzione per la sua visione distopica e comicamente desolante di una società futura in cui l'intelligenza è diminuita drasticamente. E indovinate un po'? In questo futuro, la politica è diventata un riflesso di questa stupidità diffusa.
Un soldato americano, ibernato per un esperimento andato storto, si risveglia 500 anni dopo in un'America popolata da persone incredibilmente stupide, con un Presidente wrestler e attore porno. In questo mondo, l'uomo 'medio' del presente diventa l'individuo più intelligente del futuro, e si ritrova suo malgrado coinvolto in questioni politiche cruciali, come risolvere una crisi agricola.
È una satira grottesca della cultura di massa, del consumismo e sì, anche della politica, che viene rappresentata come un circo di ignoranza e interessi commerciali. Un cult movie noto per la sua preveggenza (o la sua esagerazione profetica, a seconda dei punti di vista) sulla direzione della società.

12. Swing Vote - Un uomo da 300 milioni di voti (2008)
Cosa succede quando il destino di un'elezione presidenziale finisce nelle mani di un solo, improbabile elettore? Swing Vote - Un uomo da 300 milioni di voti gioca con questa premessa, mettendo al centro della storia un uomo qualunque, Bud Johnson (Kevin Costner), la cui pigrizia lo porta a dover ripetere il suo voto, diventando così l'ago della bilancia in una nazione divisa.
Da un giorno all'altro, Bud si ritrova corteggiato incessantemente dai due candidati presidenziali e dai loro staff, disposti a tutto pur di conquistare il suo singolo voto. Il film esplora in modo comico e a tratti toccante come la politica possa diventare un circo mediatico e come i candidati si trasformino per compiacere un singolo individuo (che in teoria dovrebbe rappresentare l'americano medio).
È una commedia con un cuore, che riflette sull'importanza del voto e sulla disconnessione tra i politici e i cittadini comuni, il tutto visto attraverso gli occhi di un uomo impreparato a gestire tanta attenzione. Un'idea originale che offre spunti di riflessione sulla democrazia.

11. Il presidente - Una storia d'amore (1995)
Lasciamo per un attimo da parte il cinismo e addentriamoci nel lato più romantico (ma pur sempre con un tocco di politica) con Il presidente - Una storia d'amore (The American President). Scritto da Aaron Sorkin (lo stesso di 'West Wing' e 'The Social Network'), questo film ci porta all'interno della Casa Bianca per raccontare una storia d'amore inaspettata.
Il Presidente Andrew Shepherd (Michael Douglas), un vedovo con una figlia adolescente, si innamora di una lobbista ambientalista (Annette Bening). La loro relazione scatena polemiche e attacchi politici, costringendo il Presidente a confrontarsi con le pressioni della sua carica e il suo desiderio di una vita personale.
Anche se non è una satira affilata come 'Veep', offre uno sguardo affascinante (e idealizzato, nel tipico stile Sorkin) sul funzionamento della Casa Bianca e sulle sfide che un Presidente deve affrontare, mescolando abilmente politica, dramma e romanticismo. Un film elegante e ben scritto sul difficile equilibrio tra vita pubblica e privata.

10. Dave - Presidente per un giorno (1993)
E se per un giorno (o quasi) un cittadino comune si trovasse a occupare lo Studio Ovale? Dave - Presidente per un giorno esplora questa fantasia con leggerezza e un tocco di cuore. Kevin Kline offre una doppia performance eccezionale, interpretando sia il Presidente degli Stati Uniti che il suo sosia, un uomo gentile e onesto che gestisce un'agenzia interinale.
Quando il Presidente viene colpito da un ictus, il suo staff decide di sostituirlo temporaneamente con Dave per evitare uno scandalo politico. Ma Dave, con la sua onestà e il suo buon senso, inizia a fare cose che il vero Presidente non avrebbe mai fatto, conquistando il popolo e scontrandosi con i potenti che lo circondano.
È una commedia affascinante che, pur toccando temi politici, si concentra più sul contrasto tra l'integrità di un uomo comune e la corruzione del potere. È un film che fa sentire bene, con un messaggio positivo sulla possibilità di cambiare le cose, anche dall'alto. Una favola moderna sul potere e sulla genuinità.

9. Candidato a sorpresa (2012)
Cosa succede quando due comici del calibro di Will Ferrell e Zach Galifianakis si scontrano in una campagna elettorale per il Congresso? Il risultato è Candidato a sorpresa (The Campaign), una commedia che si tuffa a capofitto nelle assurdità e nei colpi bassi della politica locale (ma non troppo!).
Ferrell interpreta un navigato (e piuttosto superficiale) deputato uscente, mentre Galifianakis è il suo improbabile sfidante, un eccentrico gestore di un centro turistico. Spinti da consulenti senza scrupoli, i due si impegnano in una gara al massacro a colpi di spot diffamatori, gaffe imbarazzanti e stratagemmi ridicoli per conquistare gli elettori.
Il film non lesina sul grottesco e sull'iperbole per mettere in ridicolo il circo mediatico e le tattiche usate nelle campagne politiche. È una commedia sboccata e divertente che prende di mira la superficialità e la follia che possono dominare il processo elettorale. Una satira a tratti esagerata, ma che centra il bersaglio sulla bassezza di certe competizioni politiche.

8. I colori della vittoria (1998)
Basato sul romanzo omonimo (che a sua volta si dice ispirato alla prima campagna presidenziale di Bill Clinton), I colori della vittoria (Primary Colors) offre uno sguardo dietro le quinte di una frenetica corsa alla Casa Bianca. Diretto da Mike Nichols, il film è un mix di commedia e dramma che esplora le luci e le ombre della vita politica.
Seguiamo un giovane idealista che si unisce allo staff di un carismatico governatore del sud in lizza per la presidenza. Presto scoprirà che il mondo della politica richiede compromessi morali e che l'immagine pubblica è spesso molto diversa dalla realtà privata dei candidati e dei loro collaboratori.
Con un cast stellare che include John Travolta, Emma Thompson e Billy Bob Thornton, il film riesce a essere sia divertente che incisivo nel mostrare le pressioni, i segreti e le manovre che caratterizzano una campagna elettorale ai massimi livelli. Un affresco dettagliato e avvincente del lato meno patinato della politica.

7. Bulworth - Il senatore (1998)
Immaginate un senatore stanco del sistema e della menzogna, che decide improvvisamente di dire la verità, nuda e cruda, anche se scomoda. Questa è la premessa di Bulworth - Il senatore, un film diretto e interpretato da Warren Beatty.
Il senatore Bulworth, sull'orlo del tracollo, stipula un'assicurazione sulla vita a favore della figlia e assolda un sicario per farsi uccidere. Liberato dalla paura della morte, inizia a parlare in modo sfrontato e onesto, spesso rappando, esponendo le ipocrisie della politica, dei media e della società. Questo comportamento inaspettato lo rende incredibilmente popolare, creando un paradosso comico e drammatico.
Il film mescola satira politica, commedia e persino elementi musicali in un modo anticonvenzionale. È un'opera audace che critica il sistema dall'interno, interrogandosi sul costo dell'onestà in politica. Un ritratto insolito e stimolante di un politico che rompe gli schemi.

6. Election (1999)
Chi l'ha detto che la politica sporca si gioca solo a Washington? Election, diretto da Alexander Payne, dimostra che le stesse dinamiche di ambizione sfrenata, manipolazione e ego smisurato si possono trovare anche in una competizione molto più piccola: le elezioni studentesche di un liceo.
Tracy Flick, interpretata da una giovane e formidabile Reese Witherspoon, è la studentessa modello, iper-organizzata e spietata, che farà di tutto per vincere. Contro di lei, un professore (Matthew Broderick) sempre più frustrato e disposto a tutto pur di fermarla. È una commedia nera che osserva con occhio cinico la natura umana e le sue pulsioni di potere.
Il film è arguto, divertente e a tratti inquietante, mostrando come il desiderio di successo possa portare a comportamenti inaspettati e meschini. Una piccola gemma satirica che vi farà guardare alle elezioni scolastiche con occhi diversi.

5. Thank You for Smoking (2005)
Se c'è una cosa che accomuna il mondo di 'Veep' e Thank You for Smoking, è la maestria nell'arte della dialettica e della manipolazione. Questo film, basato sul romanzo di Christopher Buckley, segue le vicende di Nick Naylor, il capo lobbista di un'azienda del tabacco.
Anziché condannare il fumo, il film si concentra sulla figura del lobbista, un maestro nell'arte di vendere l'indifendibile, usando argomenti contorti e un'abilità comunicativa disarmante. Non è un film sui buoni o i cattivi, ma su come funziona il sistema del 'spin' e della persuasione nel cuore della politica e dell'industria.
Il tono è satirico e ironico, con dialoghi brillanti e un Aaron Eckhart perfetto nel ruolo del protagonista carismatico e moralmente ambiguo. È una commedia nera che vi farà riflettere su quanto siamo influenzati dalle parole e da chi le usa con destrezza.

4. Sesso & potere (1997)
Nel mondo della satira politica che amiamo, Sesso & potere (Wag the Dog) è un vero classico. Diretto da Barry Levinson, questo film del 1997 è incredibilmente attuale anche oggi, esplorando come la politica e i media possano colludere per manipolare l'opinione pubblica.
La premessa è geniale: per distogliere l'attenzione da uno scandalo sessuale alla vigilia delle elezioni, un presidente assume uno spin doctor (Robert De Niro) e un produttore di Hollywood (Dustin Hoffman) per fabbricare una guerra inesistente. Il modo in cui costruiscono la narrativa, usando canzoni, video e persino un finto eroe di guerra, è sia esilarante che inquietante.
Le interpretazioni di De Niro e Hoffman sono fantastiche, e il film è una lezione magistrale su come la percezione possa diventare realtà nell'era dell'informazione (o della disinformazione). Una satira affilata e preveggente sulla fabbrica del consenso.

3. Veeps: Profiles in Insignifcance (2014)
Il titolo dice tutto: Veeps: Profiles in Insignifcance scava nel ruolo spesso trascurato e talvolta comico del Vice Presidente degli Stati Uniti, proprio il cuore pulsante della satira di 'Veep'. Questo documentario offre uno sguardo sulla storia e sulle peculiarità di questa carica, da John Adams a Joe Biden.
Attraverso filmati d'archivio e interviste, il film esplora come la figura del VP sia evoluta e quali sfide e assurdità abbia affrontato chi l'ha ricoperta. È affascinante vedere come la realtà a volte possa essere strana quanto la finzione satirica che amiamo.
Anche se non è una commedia, offre un contesto prezioso e spesso divertente sulla posizione che Selina Meyer cerca disperatamente di rendere rilevante in 'Veep'. Un approfondimento interessante e illuminante per i fan della serie e per chiunque sia incuriosito dalla politica americana.
2. The Thick of It ()
Prima che Selina Meyer facesse il suo ingresso nel panorama politico statunitense, c'era l'originale caos britannico: The Thick of It. Questa serie è il terreno fertile da cui è germogliata 'Veep', portando la satira politica a livelli mai visti prima.
Creata da Armando Iannucci, la serie segue le disavventure di un dipartimento governativo britannico e del suo staff, costantemente sotto la minaccia del temibile spin doctor Malcolm Tucker, un personaggio la cui furia verbale è leggendaria. Il realismo è quasi imbarazzante, con dialoghi che spesso sembrano improvvisati (e in parte lo sono!), catturando perfettamente l'isteria e l'incompetenza che possono regnare nei corridoi del potere.
È brutale, esilarante e incredibilmente intelligente. Se pensate che la politica sia assurda, questa serie ve lo dimostrerà in modo spettacolare. Preparatevi a un linguaggio colorito e a ridere amaramente della realtà.
1. In the Loop (2009)
Se amate il cinismo tagliente e i dialoghi fulminanti di 'Veep', preparatevi a un'immersione ancora più intensa con In the Loop! Questo film è uno spin-off diretto della serie britannica 'The Thick of It', creata dallo stesso genio dietro 'Veep', Armando Iannucci.
Vi porta dietro le quinte della politica anglo-americana, dove una gaffe minore di un ministro inglese si trasforma in una potenziale crisi internazionale. È un tour de force di linguaggio scurrile, intrighi assurdi e personaggi magnificamente incompetenti o ferocemente manipolatori.
Il ritmo è frenetico, le battute si susseguono senza sosta e la satira è così affilata che fa male. Vedrete volti familiari se avete amato la serie madre, ma anche come funziona la macchina del fango e della disinformazione a livelli altissimi. Un must assoluto per chiunque trovi esilarante la disfunzionalità del potere!
