I migliori film giapponesi che devi assolutamente vedere
Il cinema giapponese vanta una storia ricca e diversificata, capace di spaziare dai capolavori d'animazione di fama mondiale a drammi intensi e film d'azione epici. Preparati a scoprire titoli imperdibili che hanno lasciato un segno indelebile nella settima arte.



Il cinema giapponese è un tesoro di storie e immagini che affascinano il pubblico di tutto il mondo da decenni. Dalla poetica animazione dello Studio Ghibli, con maestri come Hayao Miyazaki e Isao Takahata, capaci di creare mondi incantati e narrazioni profonde, ai drammi umani che esplorano le complessità della vita e della società, fino ai film di samurai che hanno definito un genere e influenzato generazioni di registi occidentali, come dimostrato dal genio di Akira Kurosawa.
Non dimentichiamo poi i thriller psicologici o le distopie che sfidano le convenzioni e lasciano un segno duraturo. Questa selezione abbraccia diverse epoche e generi, offrendo uno spaccato della incredibile qualità e varietà che il Giappone ha da offrire al mondo del cinema. Ogni film è un'esperienza unica, capace di emozionare, far riflettere e trasportare lo spettatore in culture e prospettive diverse.
14. Battle Royale (2000)
Battle Royale di Kinji Fukasaku è un film controverso e brutale che ha anticipato e probabilmente influenzato il genere "survival game" che sarebbe diventato popolare anni dopo. Basato sul romanzo di Koushun Takami, il film è ambientato in un Giappone distopico dove, per tenere sotto controllo la gioventù ribelle, il governo seleziona ogni anno una classe di studenti delle scuole superiori e li costringe a combattersi fino alla morte su un'isola deserta, con l'obbligo di rimanere un solo sopravvissuto. Il film non risparmia la violenza grafica, ma è anche una critica feroce all'autorità, alla disumanizzazione e alla pressione sociale sugli adolescenti. Nonostante la premessa scioccante, Fukasaku riesce a infondere momenti di umanità e a esplorare le diverse reazioni degli studenti di fronte a una situazione estrema. Un film cult potente e provocatorio.

13. Departures (2008)
Departures (Okuribito) è un film giapponese che ha sorpreso il mondo vincendo l'Oscar come Miglior Film Straniero nel 2009. Diretto da Yojiro Takita, racconta la storia di Daigo Kobayashi, un violoncellista disoccupato che trova lavoro come "Nokanfu", ovvero un preparatore di corpi per la sepoltura. Inizialmente riluttante e tenendo nascosto il suo lavoro per via dello stigma sociale, Daigo scopre un profondo senso di dignità e rispetto in questa professione, che consiste nell'eseguire un rituale cerimoniale per pulire e vestire il defunto davanti ai familiari. Il film affronta con delicatezza e umanità temi come la morte, il lutto, la famiglia e la ricerca del proprio posto nel mondo. È un'opera commovente e illuminante che offre uno sguardo intimo su una pratica culturale specifica, trovando l'universale nell'estremo. Un film toccante che merita di essere scoperto.

12. Kiki - Consegne a domicilio (1989)
Kiki - Consegne a domicilio (Majo no Takkyūbin), un altro film dello Studio Ghibli diretto da Hayao Miyazaki, è una deliziosa storia di formazione che segue le avventure di Kiki, una giovane strega di 13 anni che, secondo la tradizione, deve lasciare la casa per un anno e trovare una città dove stabilirsi e usare le sue abilità. Con il suo gatto nero parlante Jiji, Kiki si trasferisce in una città sul mare e avvia un servizio di consegne volanti. Il film è un ritratto gentile e ottimista delle difficoltà che si incontrano crescendo: trovare il proprio posto nel mondo, affrontare l'insicurezza e superare i blocchi creativi. Non ci sono grandi antagonisti o minacce globali, solo le sfide quotidiane della vita. L'atmosfera è incantevole e l'animazione è piena di calore e fascino. Un film confortante e ispiratore, perfetto per una serata rilassante.

11. Si alza il vento (2013)
Si alza il vento (Kaze Tachinu) è l'ultimo lungometraggio di Hayao Miyazaki prima del suo (breve) ritiro, ed è un'opera molto personale e malinconica. È una biografia romanzata di Jiro Horikoshi, l'ingegnere aeronautico che progettò diversi aerei da combattimento giapponesi usati nella Seconda Guerra Mondiale, in particolare lo Zero. Il film non è un tipico fantasy Ghibli, ma un dramma storico che esplora la passione per il volo, l'amore e le difficili scelte morali. Miyazaki mescola realtà storica e sequenze oniriche, creando un ritratto complesso di un uomo e del suo tempo. L'animazione è come sempre superba, con una cura maniacale per i dettagli tecnici degli aerei e per la bellezza dei paesaggi. La colonna sonora di Joe Hisaishi aggiunge un tocco di poesia. Un film che invita alla riflessione sul rapporto tra sogno e realtà, creazione e distruzione.

10. Perfect Blue (1998)
Perfect Blue di Satoshi Kon è un thriller psicologico d'animazione che ha affascinato e inquietato il pubblico sin dalla sua uscita, influenzando registi come Darren Aronofsky. Racconta la storia di Mima, un'idol pop che decide di abbandonare la carriera musicale per diventare attrice, ma si ritrova perseguitata da un fan stalker e da un blog online che sembra conoscere ogni dettaglio della sua vita. Man mano che la pressione aumenta, Mima inizia a perdere il contatto con la realtà, confondendo finzione e realtà, incubi e veglia. La regia di Kon è straordinaria nel creare un senso di disorientamento e paranoia, giocando con i livelli della narrazione e l'identità della protagonista. È un film maturo e disturbante che esplora i temi della fama, dell'identità nell'era digitale e della salute mentale. Non per i deboli di cuore, ma incredibilmente stimolante.

9. Harakiri (1962)
Harakiri (Seppuku) di Masaki Kobayashi è considerato uno dei migliori film di samurai mai realizzati, distinguendosi per la sua critica feroce al bushido (il codice d'onore dei samurai) e all'ipocrisia delle istituzioni. Ambientato nel periodo Edo, il film segue un samurai senza padrone che chiede di poter compiere seppuku nel cortile di un clan, ma la sua richiesta nasconde un motivo più profondo legato a una tragedia passata. La narrazione è potente e la regia di Kobayashi è magistrale, con un uso suggestivo del bianco e nero e una costruzione della tensione implacabile. Tatsuya Nakadai offre una performance indimenticabile. È un film brutale ma profondamente toccante, che smantella l'idealizzazione romantica del mondo samurai per mostrare la sua crudeltà e rigidità sociale. Un capolavoro di critica sociale e dramma storico.

8. Rashomon (1950)
Rashomon di Akira Kurosawa non è solo un grande film, ma ha anche dato il nome a un fenomeno narrativo: l'"effetto Rashomon", in cui lo stesso evento viene raccontato da prospettive diverse e contraddittorie. Ambientato nel XII secolo, il film presenta quattro testimoni che raccontano la loro versione di un crimine avvenuto in una foresta (un omicidio e lo stupro di una donna). La struttura narrativa non lineare era rivoluzionaria per l'epoca e costringe lo spettatore a interrogarsi sulla natura della verità, della percezione e dell'affidabilità dei testimoni. Il film vinse il Leone d'Oro a Venezia e l'Oscar onorario, aprendo le porte del cinema giapponese al riconoscimento internazionale. Un'opera filosofica e stilisticamente audace che continua a intrigare.

7. Viaggio a Tokyo (1953)
Viaggio a Tokyo (Tōkyō Monogatari) di Yasujirō Ozu è un film che incarna la quintessenza del cinema giapponese classico, noto per il suo stile contemplativo e la sua profonda osservazione della vita familiare. Racconta la storia di una coppia di anziani che viaggia a Tokyo per visitare i figli adulti, scoprendo che sono troppo occupati per dedicare loro del tempo. Ozu utilizza la sua caratteristica "camera tatami" (posizionata all'altezza di una persona seduta sul tatami) e tagli netti senza movimenti di macchina per creare un senso di calma e intimità. Il film esplora con delicatezza temi come l'invecchiamento, il divario generazionale e i cambiamenti sociali nel Giappone del dopoguerra. È un'opera malinconica ma serena, un ritratto universale della famiglia e del passare del tempo.

6. Akira (1988)
Akira, diretto da Katsuhiro Otomo e basato sul suo manga, è un pilastro del cinema cyberpunk e un film che ha avuto un impatto enorme sulla diffusione dell'animazione giapponese in Occidente. Ambientato in una Neo-Tokyo distopica nel 2019 (allora un futuro lontano), il film segue la storia di Kaneda, il leader di una banda di motociclisti, il cui amico Tetsuo acquisisce poteri psichici devastanti dopo un incidente. L'animazione è incredibilmente fluida e dettagliata, soprattutto nelle sequenze d'azione e nella rappresentazione della città futuristica. La colonna sonora sperimentale dei Geinoh Yamashirogumi, con l'uso di percussioni e cori, è distintiva e inquietante. Un film denso di temi come il potere, la corruzione e l'evoluzione umana, che ancora oggi affascina per la sua audacia visiva e narrativa.

5. La tomba delle lucciole (1988)
La tomba delle lucciole di Isao Takahata, prodotto dallo Studio Ghibli, è un film straziante e profondamente umano che offre uno sguardo crudo e commovente sulle conseguenze della guerra. Basato sul romanzo semi-autobiografico di Akiyuki Nosaka, racconta la storia di Seita e Setsuko, due fratelli orfani che cercano di sopravvivere negli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale in Giappone. Nonostante sia un film d'animazione, la sua rappresentazione della perdita, della fame e della disperazione è incredibilmente realistica e toccante. È un'opera potente che non teme di mostrare la brutalità del conflitto e il suo impatto devastante sulle vite innocenti. Preparate i fazzoletti, perché è impossibile rimanere indifferenti di fronte alla tragedia di questi due bambini. Un capolavoro del cinema pacifista.

4. Principessa Mononoke (1997)
Principessa Mononoke, un'altra gemma dello Studio Ghibli diretta da Hayao Miyazaki, è un'epopea fantasy che affronta temi ecologici e il conflitto tra l'umanità e la natura con una complessità rara per un film d'animazione. Ambientato in un Giappone feudale fantastico, il film narra la storia di Ashitaka, un principe Emishi maledetto che cerca una cura e si ritrova coinvolto nella lotta tra gli spiriti della foresta, guidati dalla fiera San (Mononoke), e gli abitanti di un villaggio industriale che sfrutta le risorse naturali. Il film non presenta una chiara distinzione tra bene e male, mostrando le motivazioni e le sofferenze di entrambe le parti. L'animazione è grandiosa, le creature fantastiche sono originali e la colonna sonora di Joe Hisaishi è potente ed evocativa. Un film potente e riflessivo che stimola il dibattore sulla convivenza tra uomo e ambiente.

3. Your Name. (2016)
Your Name. (Kimi no Na wa.) di Makoto Shinkai è diventato un fenomeno globale, superando molti record d'incasso e conquistando il pubblico con la sua storia commovente e visivamente mozzafiato. Il film segue le vicende di Taki e Mitsuha, due adolescenti che scoprono di scambiarsi i corpi in modo inspiegabile. Quella che inizia come una commedia di scambi di identità si trasforma presto in qualcosa di molto più profondo, un racconto di connessioni predestinate, tempo e destino, sullo sfondo di un evento catastrofico. L'animazione è di una bellezza sbalorditiva, con paesaggi urbani e naturali resi con un dettaglio fotografico incredibile e una palette di colori abbagliante. La colonna sonora dei Radwimps è perfettamente integrata nella narrazione, amplificando l'impatto emotivo. È un film che tocca le corde del cuore e lascia un segno duraturo.

2. I sette samurai (1954)
Considerato uno dei più grandi film mai realizzati, I sette samurai di Akira Kurosawa è una pietra miliare che ha ridefinito il genere d'azione e influenzato innumerevoli opere successive, inclusi western come "I magnifici sette". La trama è apparentemente semplice: un povero villaggio di contadini assolda sette samurai per difendersi dai banditi. Ma Kurosawa eleva questa premessa a un'epopea di quasi tre ore e mezza, esplorando temi di onore, sacrificio e la dura realtà della vita. L'abilità registica di Kurosawa è evidente nelle sequenze di battaglia, nell'uso del grandangolo e nel montaggio dinamico, che erano rivoluzionari per l'epoca. Toshiro Mifune offre una performance elettrizzante nei panni del samurai Kikuchiyo. Un film epico e umanista che merita assolutamente di essere visto.

1. La città incantata (2001)
Immergetevi nel mondo onirico e misterioso de La città incantata, un capolavoro di Hayao Miyazaki che ha fatto storia vincendo l'Oscar come Miglior Film d'Animazione. Seguiamo Chihiro, una bambina che si ritrova intrappolata in un reame popolato da spiriti e divinità, dove deve lavorare in una casa da bagno per sopravvivere e salvare i suoi genitori trasformati in maiali. La ricchezza visiva è sbalorditiva, ogni fotogramma è intriso di dettagli e creature fantastiche, dalla enigmatica Yubaba al gentile Senza Volto. È un viaggio iniziatico sulla crescita, la responsabilità e la scoperta di sé, presentato con una delicatezza e una profondità che incantano spettatori di ogni età. Un'esperienza cinematografica che rimane nel cuore.
