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I migliori film folk horror che vi faranno riscoprire le vostre radici più oscure

Il folk horror è un sottogenere dell'horror che pesca a piene mani dal folklore, dalle superstizioni e dalle antiche credenze popolari. Preparatevi a un viaggio inquietante nel cuore di tradizioni ancestrali e rituali dimenticati, dove la natura selvaggia e le comunità isolate nascondono segreti inconfessabili.

Midsommar - Il villaggio dei dannati
Il rituale
The Witch

Il folk horror è un genere che affonda le sue radici nella paura dell'ignoto, in un mondo moderno che fatica a comprendere e accettare le antiche usanze. È un ritorno alle origini, un'immersione nel lato oscuro della tradizione.

I film folk horror ci portano spesso in luoghi isolati, comunità rurali dove il tempo sembra essersi fermato e dove le credenze pagane sopravvivono sotto una patina di cristianesimo. Streghe, demoni silvani, sacrifici umani e antiche divinità sono solo alcuni degli elementi che popolano questo genere.

Uno dei capisaldi del genere è senza dubbio The Wicker Man (1973), un film che ha definito molti degli elementi chiave del folk horror, con la sua isola remota, i suoi abitanti misteriosi e i suoi rituali pagani. Ma il folk horror non è solo ambientazioni rurali britanniche; Noroi: The Curse (2005) ci dimostra come le antiche maledizioni possano insinuarsi anche nel Giappone contemporaneo, mentre Hereditary (2018) esplora il trauma familiare attraverso il prisma di un culto demoniaco.

Midsommar (2019), con la sua ambientazione luminosa e le sue atmosfere disturbanti, ha contribuito a sdoganare il genere presso un pubblico più ampio, dimostrando che l'horror non ha bisogno di jump scare per essere efficace. La luce accecante del sole può essere altrettanto terrificante dell'oscurità più profonda.

Il bello del folk horror è la sua capacità di reinventarsi, di trovare nuove sfumature e di adattarsi a diverse culture e tradizioni. Che si tratti di streghe del New England (The Witch, 2015), di sette isolate nel Galles (Apostle, 2018) o di oscure leggende germaniche (Hagazussa, 2017), il folk horror ci ricorda che i mostri più spaventosi sono spesso quelli che nascono dalla nostra stessa storia.

10. The Village (2004)

M. Night Shyamalan dirige "The Village" (2004), un film che mescola elementi di thriller e folk horror. Ambientato in un villaggio isolato del XIX secolo, la comunità vive nel terrore di creature mostruose che abitano la foresta circostante. I confini del villaggio sono sacri e nessuno osa avventurarsi al di fuori. La trama si concentra sulla storia d'amore tra Ivy, una giovane non vedente, e Lucius, un ragazzo coraggioso che mette in discussione le regole del villaggio. Il film è caratterizzato da un'atmosfera di suspense e mistero, con un colpo di scena finale che ribalta le aspettative dello spettatore. Curiosità: La colonna sonora, composta da James Newton Howard, è evocativa e contribuisce a creare un'atmosfera di inquietudine e terrore.

The Village

9. Noroi: The Curse (2005)

"Noroi: The Curse" (2005) è un found footage giapponese che esplora il lato oscuro del folklore e del paranormale. Un documentarista indaga su una serie di eventi misteriosi apparentemente scollegati, che lo portano a scoprire un'antica maledizione legata a un demone chiamato Kagutaba. Il film è girato in stile documentario, con interviste, filmati amatoriali e riprese di sorveglianza che si intrecciano per creare un'atmosfera di crescente inquietudine. La trama è complessa e piena di dettagli, che richiedono attenzione da parte dello spettatore. Curiosità: Il film è considerato uno dei migliori esempi di found footage horror giapponese.

Noroi: The Curse

8. Apostolo (2018)

Gareth Evans, noto per i suoi film d'azione adrenalinici, si cimenta con il folk horror in "Apostolo" (2018). Ambientato nel 1905, il film segue un uomo che si infiltra in un'isola remota governata da un culto religioso per salvare sua sorella rapita. L'isola nasconde oscuri segreti e rituali cruenti legati a un'antica divinità. Il film combina elementi di azione, horror e thriller in un'esperienza visivamente impressionante e ricca di tensione. Curiosità: Evans ha dichiarato di essersi ispirato a film come "L'uomo di vimini" e "The Texas Chain Saw Massacre" per creare l'atmosfera e la violenza del film.

Apostolo

7. Hagazussa - La strega (2018)

"Hagazussa - La strega" (2018) è un film horror austriaco ambientato nel XV secolo che esplora il tema della stregoneria attraverso gli occhi di una giovane donna emarginata. Accusata di essere una strega, viene isolata dalla comunità e perseguitata da visioni e incubi. Il film è lento e contemplativo, con una forte attenzione all'atmosfera e alla psicologia del personaggio principale. La fotografia è suggestiva e la colonna sonora inquietante contribuiscono a creare un'esperienza sensoriale opprimente. Curiosità: Il titolo "Hagazussa" deriva da un termine tedesco arcaico che significa "strega" o "donna della siepe".

Hagazussa - La strega

6. Kill List (2011)

"Kill List" (2011) è un film britannico che inizia come un dramma criminale per poi trasformarsi in un incubo folk horror. Due ex soldati diventano sicari a contratto, ma il loro nuovo lavoro li porta a confrontarsi con forze oscure e rituali misteriosi. La trama si sviluppa in modo imprevedibile, mescolando violenza brutale con elementi occulti. La regia è tesa e claustrofobica, creando un'atmosfera di crescente disagio e paranoia. Curiosità: Il film ha diviso il pubblico e la critica per la sua natura ambigua e il suo finale scioccante.

Kill List

5. The Witch (2016)

"The Witch" (2016), diretto da Robert Eggers, è un'immersione angosciante nella vita di una famiglia puritana nel XVII secolo. Esiliati dalla loro comunità, si stabiliscono ai margini di una foresta oscura, dove ben presto iniziano a verificarsi eventi inspiegabili. La scomparsa del figlio più piccolo e la progressiva paranoia che si insinua nella famiglia fanno emergere antiche paure e sospetti di stregoneria. Il film è girato con una fotografia cupa e realistica, che contribuisce a creare un'atmosfera di costante inquietudine. L'uso del dialetto inglese del XVII secolo aggiunge un ulteriore livello di autenticità e immersione. Curiosità: Eggers ha effettuato approfondite ricerche storiche per garantire la massima accuratezza nella ricostruzione del periodo e delle credenze dell'epoca.

The Witch

4. Il rituale (2017)

"Il rituale" (2017) è un film che combina elementi di horror psicologico e folk horror in un'avventura terrificante tra i boschi svedesi. Dopo la tragica morte di un amico, un gruppo di uomini decide di intraprendere un'escursione nella natura selvaggia. Ben presto si perdono e si ritrovano a confrontarsi con antiche forze maligne che risiedono nella foresta. Il film crea un'atmosfera di crescente tensione e paranoia, mentre i protagonisti vengono perseguitati da visioni inquietanti e da una presenza oscura. La regia è efficace nel catturare la bellezza e la pericolosità del paesaggio, che diventa un personaggio a sé stante. Curiosità: Il film è basato sull'omonimo romanzo di Adam Nevill.

Il rituale

3. Midsommar - Il villaggio dei dannati (2019)

Ancora Ari Aster, con "Midsommar - Il villaggio dei dannati" (2019), ci porta in Svezia per un festival di mezza estate che si trasforma rapidamente in un incubo. Una giovane coppia americana, in crisi dopo una tragedia personale, si unisce a un gruppo di amici per partecipare a una celebrazione tradizionale in un villaggio isolato. Quello che inizia come un'esperienza culturale pittoresca si rivela presto un susseguirsi di rituali cruenti e allucinazioni. Il film è un tripudio di colori accesi e paesaggi idilliaci che contrastano in modo inquietante con la violenza e la follia che si consumano. Florence Pugh offre una performance intensa e memorabile nel ruolo di Dani, la protagonista tormentata. Curiosità: Aster ha dichiarato di essersi ispirato a film come "L'uomo di vimini" e "The Wicker Tree" per creare l'atmosfera e le tematiche del film.

Midsommar - Il villaggio dei dannati

2. Hereditary - Le radici del male (2018)

Ari Aster firma con "Hereditary - Le radici del male" (2018) un horror psicologico devastante, intriso di elementi folk horror che affondano le radici in oscure sette familiari. La storia segue una famiglia in lutto per la morte della nonna, i cui segreti iniziano a perseguitare i suoi discendenti. Toni macabri, rituali occulti e una crescente sensazione di paranoia si fondono in un'esperienza viscerale e profondamente inquietante. Toni Collette offre una performance magistrale nel ruolo della madre, Annie, tormentata da forze che sfuggono al suo controllo. La regia di Aster è precisa e claustrofobica, creando un'atmosfera di terrore inesorabile. La colonna sonora, inquietante e dissonante, amplifica il senso di disagio e presagio. Un'opera che scava nel profondo delle paure ancestrali e dei traumi familiari.

Hereditary - Le radici del male

1. L'uomo di vimini (1973)

Considerato un pilastro del folk horror, "L'uomo di vimini" (1973) è un'esperienza cinematografica inquietante e profondamente radicata nel paganesimo britannico. Un sergente di polizia, interpretato magistralmente da Edward Woodward, si reca su un'isola scozzese isolata alla ricerca di una ragazza scomparsa. Ben presto scopre che la comunità locale ha abbandonato il cristianesimo in favore di antiche credenze celtiche e rituali di fertilità. Il film culmina in un finale scioccante e indimenticabile, dove il protagonista diventa parte integrante di un sacrificio umano. La colonna sonora, ricca di canzoni popolari tradizionali e nuove composizioni, contribuisce in modo significativo all'atmosfera opprimente e seducente del film. Curiosità: Christopher Lee, che interpreta Lord Summerisle, considerava questo il suo ruolo preferito.

L'uomo di vimini

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