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I migliori film commedia nera che devi vedere

La commedia nera è un genere che ama sfidare i tabù, facendoci ridere di ciò che non dovremmo. Preparati a scoprire una selezione dei migliori film che padroneggiano quest'arte.

Il grande Lebowski
Pulp Fiction
Fight Club

La commedia nera è un genere audace, che si insinua nelle pieghe più scomode e oscure dell'esistenza umana per estrarne risate, spesso amare o imbarazzanti. È un equilibrio delicatissimo: affrontare temi come la morte, la criminalità, la malattia mentale, la politica corrotta o l'assurdità della vita moderna, senza cadere nel cattivo gusto fine a se stesso, ma usandoli come lente per esplorare la natura umana con uno sguardo disincantato e spesso grottesco. Ma quando funziona, la commedia nera è un'esperienza cinematografica unica e potentissima. Ci permette di ridere di ciò che ci spaventa o ci angoscia, offrendo una sorta di catarsi attraverso l'umorismo. Dai dialoghi taglienti e stilizzati di un Quentin Tarantino alle situazioni surreali e disperate dei fratelli Coen, dalla satira politica feroce di un Stanley Kubrick o Armando Iannucci all'esistenzialismo surreale di un Yorgos Lanthimos o Spike Jonze, questo genere dimostra una versatilità incredibile. È un cinema che non ha paura di osare, di mescolare i toni, di lasciare lo spettatore con un sorriso sulle labbra e forse un brivido lungo la schiena. Non è per tutti, certo, richiede una certa predisposizione a guardare il lato oscuro con leggerezza, ma chi apprezza questa alchimia trova in essa alcune delle opere più originali e memorabili del cinema. Preparatevi a un viaggio nel lato più divertentemente inquietante del grande schermo.

14. Morto Stalin, se ne fa un altro (2017)

Dall'esperto di satira politica Armando Iannucci (Veep, The Thick of It), arriva Morto Stalin, se ne fa un altro, una commedia nera esilarante e spietata sugli intrighi di potere nel Politburo sovietico immediatamente dopo la morte di Stalin. Il film non si prende nessuna libertà storica nel mostrare la brutalità del regime, ma trova l'umorismo nelle assurdità burocratiche, nelle lotte intestine e nella totale incompetenza dei personaggi che cercano di accaparrarsi il potere. Il cast corale offre performance eccezionali, con un umorismo che nasce dalla tensione e dalla paura costante. È un film che vi farà ridere per l'assurdità della situazione, pur sapendo quanto fosse tragica la realtà. Una satira affilata e divertentissima.

Morto Stalin, se ne fa un altro

13. Essere John Malkovich (1999)

Preparatevi a entrare nella mente di uno degli attori più riconoscibili al mondo, letteralmente! Essere John Malkovich è l'esordio alla regia di Spike Jonze e alla sceneggiatura di Charlie Kaufman, due maestri del surreale e del metacinema. La premessa è geniale e bizzarra: un burattinaio disoccupato scopre un portale che porta direttamente nella testa di John Malkovich. Il film è una riflessione unica sull'identità, la fama, il desiderio e il controllo, il tutto condito da un umorismo nero e situazioni grottesche. John Malkovich interpreta se stesso con grande autoironia. È un film che sfida ogni aspettativa e rimane un'esperienza cinematografica indimenticabile e decisamente fuori dagli schemi. Follemente originale.

Essere John Malkovich

12. Burn After Reading - A prova di spia (2008)

Torniamo nel mondo assurdo e popolato da idioti dei fratelli Coen con Burn After Reading - A prova di spia. Questa volta prendono di mira il mondo dello spionaggio (o meglio, l'idea che ne abbiamo) e lo trasformano in una farsa esilarante e cupa. Un cast stellare (George Clooney, Brad Pitt, Frances McDormand, John Malkovich, Tilda Swinton) interpreta una galleria di personaggi incredibilmente incompetenti che si ritrovano coinvolti in un complotto che non capiscono. L'umorismo deriva dalle loro decisioni stupide, dalla loro arroganza e dalla totale mancanza di comunicazione. È un film che dimostra come l'idiozia umana possa essere più pericolosa di qualsiasi cospirazione internazionale. Divertente e cinico al punto giusto.

Burn After Reading - A prova di spia

11. Tre manifesti a Ebbing, Missouri (2017)

Tre Manifesti a Ebbing, Missouri è un film potentissimo che naviga con maestria tra dramma straziante e commedia nera affilata. Frances McDormand offre un'altra performance da Oscar nei panni di una madre che, stanca dell'inerzia della polizia nel risolvere l'omicidio di sua figlia, affitta tre cartelloni pubblicitari per lanciare un messaggio provocatorio. Il regista Martin McDonagh (lo stesso di In Bruges) non ha paura di affrontare temi difficili con dialoghi brutali e un umorismo che nasce dal dolore e dalla disperazione. Il film presenta personaggi complessi e imperfetti, mostrando come il dolore possa portare a reazioni estreme e inaspettate. Un film intenso che vi farà ridere e piangere nello stesso respiro.

Tre manifesti a Ebbing, Missouri

10. Birdman o (l'imprevedibile virtù dell'ignoranza) (2014)

Birdman o (l'imprevedibile virtù dell'ignoranza) è un tour de force tecnico e recitativo che mescola satira sul mondo dello spettacolo, dramma esistenziale e sprazzi di commedia nera grottesca. Alejandro G. Iñárritu dirige questo film con l'illusione di un unico piano sequenza (grazie al magistrale lavoro del direttore della fotografia Emmanuel Lubezki), catapultandoci nella mente tormentata di un attore (Michael Keaton, in un ruolo che sembra fatto per lui) noto per aver interpretato un supereroe e ora in cerca di riscatto a Broadway. Le nevrosi dei personaggi, le situazioni al limite del ridicolo e i dialoghi taglienti creano un'atmosfera unica, a tratti esilarante, a tratti profondamente malinconica. Un film vertiginoso e imperdibile.

Birdman o (l'imprevedibile virtù dell'ignoranza)

9. The Lobster (2015)

Entriamo nel mondo singolare e spiazzante di Yorgos Lanthimos con The Lobster. Questo film è una commedia nera distopica che esplora in modo surreale e inquietante le pressioni sociali sulla vita di coppia. In un futuro non troppo lontano, i single vengono portati in un hotel dove hanno 45 giorni per trovare un partner, altrimenti vengono trasformati in un animale a loro scelta. Colin Farrell, con la sua recitazione contenuta e imbarazzata, si adatta perfettamente al tono assurdo e inespressivo del film. È un'opera che vi farà ridere per il suo umorismo impassibile e vi lascerà riflettere a lungo sulle norme sociali, l'amore e la solitudine. Un'esperienza cinematografica unica e audace.

The Lobster

8. L'alba dei morti dementi (2004)

Chi l'ha detto che gli zombie apocalypse non possono essere esilaranti? L'alba dei morti dementi (Shaun of the Dead) è la prima gemma della "Trilogia del Cornetto" di Edgar Wright, con Simon Pegg e Nick Frost. È una lettera d'amore ai film di zombie, ma con un cuore pulsante di commedia britannica. La bellezza sta nel vedere personaggi assolutamente normali e un po' sfigati affrontare un'invasione di non morti con l'ingegno (e la goffaggine) che si addice a chi non ha mai preso in mano un'arma. Le gag visive, i dialoghi rapidissimi e le citazioni cinefile si mescolano perfettamente con momenti splatter e genuina tensione. Un film che vi farà ridere a crepapelle mentre cercate di sopravvivere!

L'alba dei morti dementi

7. In Bruges - La coscienza dell'assassino (2008)

Quando due sicari irlandesi vengono spediti a Bruges, in Belgio, per nascondersi dopo un lavoro andato storto, aspettatevi dialoghi brillanti, situazioni assurde e un umorismo nero come la pece. In Bruges - La coscienza dell'assassino è il debutto alla regia di Martin McDonagh, già affermato drammaturgo, e si vede! La scrittura è affilata come un rasoio, con battute fulminanti che nascondono un profondo senso di colpa e malinconia. Colin Farrell e Brendan Gleeson sono una coppia comica (e drammatica) eccezionale, le loro interazioni sono il cuore pulsante del film. L'ambientazione fiabesca di Bruges contrasta magnificamente con la violenza e la disperazione dei personaggi, creando un mix irresistibile. Un gioiellino inaspettato della dark comedy moderna.

In Bruges - La coscienza dell'assassino

6. American Psycho (2000)

American Psycho è una satira feroce e disturbante sugli eccessi del capitalismo sfrenato e sul vuoto esistenziale degli yuppies degli anni '80. Christian Bale offre una performance assolutamente magnetica e terrificante nei panni di Patrick Bateman, un banchiere di Wall Street ossessionato dalla perfezione estetica e... da hobby decisamente meno convenzionali. Il film gioca costantemente sul contrasto tra la superficie patinata e l'orrore sottostante, creando un umorismo nero che deriva dall'assurdità e dalla totale mancanza di empatia del protagonista. Diretto da Mary Harron, è un film audace che ha generato dibattiti e rimane un ritratto incisivo (e grottesco) di un certo tipo di follia. Non per i deboli di cuore, ma potentissimo.

American Psycho

5. Fight Club (1999)

Fight Club è molto più di un semplice film; è un pugno nello stomaco al consumismo e alla vita moderna, avvolto in un'estetica cupa e con un umorismo nero che affiora nei momenti più inaspettati. David Fincher dirige con maestria questa storia di insonnia, alienazione e ricerca di un senso in una società anestetizzata. Brad Pitt e Edward Norton sono semplicemente perfetti nei loro ruoli, incarnando due lati opposti (o forse no?) della ribellione. È un film che ti fa riflettere, ti disturba e ti affascina con la sua audacia e il suo famoso colpo di scena. Le battute taglienti e le situazioni assurde contribuiscono a creare quell'atmosfera di dark comedy che lo rende così speciale. Un cult che sfida le convenzioni.

Fight Club

4. Pulp Fiction (1994)

Pulp Fiction non ha bisogno di presentazioni, ma forse non tutti lo considerano una dark comedy, eppure l'umorismo nero è una componente fondamentale del suo fascino rivoluzionario. La struttura narrativa non lineare, i dialoghi geniali e spesso esilaranti su argomenti futili (come gli hamburger o i massaggi ai piedi) in contesti estremamente violenti, creano un contrasto che è pura commedia nera. Quentin Tarantino ha rinvigorito il cinema indipendente con questo film, creando personaggi indimenticabili come Jules e Vincent (John Travolta e Samuel L. Jackson in ruoli che li hanno rilanciati) e Mamma Mia Wallace (Uma Thurman). È un film che ti tiene incollato allo schermo, sorpreso, scioccato e divertito allo stesso tempo. Un'opera che ha ridefinito un genere!

Pulp Fiction

3. Il grande Lebowski (1998)

Amici, questo non è solo un film, è uno stile di vita! Il Grande Lebowski è l'epitome della commedia nera surreale e pigra dei Coen Brothers. Seguiamo le disavventure del Drugo (Jeff Bridges in una delle sue interpretazioni più iconiche), un fannullone appassionato di bowling, che viene scambiato per un miliardario omonimo. Ciò che ne segue è un'odissea assurda tra rapimenti, nichilisti tedeschi, artisti d'avanguardia e partite a bowling esistenziali. Il film all'inizio non fu un grande successo, ma ha guadagnato uno status di cult incredibile, generando convention e persino una filosofia di vita (il "Dudeismo"). È un film che si gusta sorseggiando un White Russian, ridendo delle battute fulminanti di John Goodman nei panni di Walter Sobchak e abbracciando il caos. Assolutamente esilarante e unico nel suo genere!

Il grande Lebowski

2. Fargo (1996)

Ah, Fargo! Il film dei fratelli Coen che vi farà amare (e forse un po' temere) il Minnesota rurale. Questa pellicola è un perfetto esempio di come mescolare un crimine efferato con personaggi grotteschi e un umorismo nero che ti coglie alla sprovvista. Frances McDormand, nei panni della placida ma incredibilmente perspicace poliziotta Marge Gunderson, ha vinto un Oscar ed è semplicemente eccezionale; la sua normalità stride in modo geniale con la follia che la circonda. I Coen hanno sempre giocato sull'ambiguità del "basato su una storia vera", aggiungendo un ulteriore livello di ironia a una trama già ricca di svolte inaspettate e dialoghi taglienti. Un gioiello di regia e scrittura che rivedrete volentieri!

Fargo

1. Il dottor Stranamore, ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba (1964)

Preparatevi a un viaggio esilarante e agghiacciante nel cuore della Guerra Fredda! Il Dottor Stranamore di Stanley Kubrick non è solo una satira politica, è un capolavoro della commedia nera che non ha perso un briciolo della sua attualità. Pensate che Kubrick inizialmente voleva fare un thriller serio sulla minaccia nucleare, ma leggendo il libro da cui è tratto, si rese conto che la realtà era così assurda da poter essere raccontata solo come una farsa. Il genio di Peter Sellers, che interpreta ben tre personaggi diversi (il Presidente degli Stati Uniti, il Dottor Stranamore e il Capitano Mandrake), è semplicemente sbalorditivo e da solo varrebbe la visione. Un film che vi farà ridere nervosamente mentre riflettete sulla follia umana e sul rischio dell'autodistruzione. Assolutamente imperdibile!

Il dottor Stranamore, ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba

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