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I migliori film ambientati a Tokyo che devi assolutamente vedere

Esplora la magia e il caos della capitale giapponese attraverso una selezione imperdibile di film ambientati a Tokyo, che catturano l'essenza unica di questa metropoli.

Tokyo Godfathers
Tokyo Sonata
Deriva a Tokyo - Il vagabondo di Tokyo

Tokyo, una città di contrasti mozzafiato, dove l'antica tradizione si fonde con un futuro ipertecnologico, è da sempre una musa ispiratrice per i registi di tutto il mondo. Dalle strade affollate di Shinjuku ai tranquilli giardini nascosti, ogni angolo offre uno sfondo cinematografico el suo genere.

Il cinema ha saputo cogliere le mille sfaccettature di Tokyo: l'alienazione e la solitudine nella folla, come magistralmente reso in Lost in Translation, o la vita quotidiana e i legami familiari, tema ricorrente nelle opere di maestri come Ozu, il cui Viaggio a Tokyo rimane un pilastro della storia del cinema. Ma la città si presta anche a generi diversissimi, dal noir metropolitano agli action sfrenati, passando per storie surreali e animazione.

Questi film non sono solo storie ambientate a Tokyo; sono spesso un viaggio nell'anima della città stessa, esplorandone l'energia pulsante, le luci al neon, i rumori, ma anche i suoi silenzi inaspettati e le sue contraddizioni. Preparatevi a perdervi tra i suoi quartieri, a scoprire personaggi indimenticabili e a vedere Tokyo con occhi diversi, attraverso l'obiettivo di grandi registi che ne hanno saputo cogliere la vera essenza.

13. 東京ゾンビ (2005)

Chiudiamo la lista con una commedia zombie decisamente fuori dagli schemi: Tokyo Zombie. Basato sul manga di Taiyō Matsumoto, il film segue due amici pigri e sfortunati che lavorano in una fabbrica che produce attrezzature per l'allenamento di jiu-jitsu. La loro vita cambia radicalmente quando un'apocalisse zombie colpisce Tokyo, e loro devono usare le loro (poche) abilità di combattimento per sopravvivere.

Il film mescola l'horror zombie con un umorismo demenziale e una critica sociale sottile sulla pigrizia e la disillusione della gioventù giapponese. È un film a basso budget, ma pieno di idee bizzarre e momenti genuinamente divertenti, soprattutto grazie alla chimica tra i due protagonisti. Non aspettatevi effetti speciali hollywoodiani o una trama serrata, ma piuttosto un'avventura surreale e cialtrona attraverso una Tokyo invasa dai non morti. Un piccolo cult per gli amanti del cinema di genere strampalato.

東京ゾンビ

12. Tokyo Gore Police (2008)

Attenzione: Tokyo Gore Police è un film per appassionati del cinema estremo e non per i deboli di cuore! Diretto da Yoshihiro Nishimura (noto per i suoi effetti speciali splatter), questo film è ambientato in un futuro distopico di Tokyo dove una forza di polizia speciale combatte mutanti chiamati 'Engineers' che possono trasformare le loro ferite in armi grottesche. È un tripudio di sangue finto, mutilazioni fantasiose e violenza iper-stilizzata.

La trama è volutamente assurda e serve principalmente da pretesto per una serie quasi ininterrotta di sequenze splatter e design di creature bizzarre e orribili. Nishimura e il suo team sono maestri negli effetti pratici e ogni mutazione è più folle e disgustosa della precedente. È un film che non si prende sul serio, ma che spinge i limiti del body horror e del cinema trash. Se amate il genere gore all'eccesso, Tokyo Gore Police è un must, altrimenti statene alla larga!

Tokyo Gore Police

11. Tokyo Decadence (1992)

Basato sul romanzo di Ryu Murakami, Tokyo Decadence è un film esplicito e controverso che esplora il lato oscuro e solitario della vita notturna di Tokyo attraverso gli occhi di una giovane prostituta. Diretto da Ryū Murakami stesso, il film non fa sconti nel mostrare un mondo di feticismi, isolamento emotivo e la disperata ricerca di connessione umana in un ambiente disumanizzante.

Il film è noto per la sua crudezza e la rappresentazione senza filtri di pratiche sessuali estreme, che lo hanno reso un'opera difficile e scioccante per molti. Tuttavia, al di là dello shock, c'è un ritratto malinconico di una donna intrappolata in un ciclo di alienazione. È un film che mostra una Tokyo lontana dalle luci al neon scintillanti, concentrandosi invece sulle stanze d'albergo anonime e sulla solitudine che si nasconde dietro le facciate. Un'opera per stomaci forti e menti aperte.

Tokyo Decadence

10. Le olimpiadi di Tokio (1965)

Le olimpiadi di Tokio è un affascinante documentario diretto da Kon Ichikawa che offre uno sguardo approfondito sui Giochi Olimpici estivi tenutisi a Tokyo nel 1964. Invece di concentrarsi esclusivamente sui risultati sportivi, Ichikawa adotta un approccio più artistico e umano, catturando l'emozione, la fatica e la determinazione degli atleti, oltre all'atmosfera dell'evento e della città ospitante.

Il film è notevole per il suo uso innovativo delle tecniche cinematografiche per l'epoca, con rallenty, primi piani intensi e un montaggio dinamico che danno quasi un senso epico agli eventi sportivi. Pur essendo un documentario ufficiale dei giochi, Ichikawa riuscì a infondere la sua visione personale, creando un'opera che è tanto un documento storico quanto un'espressione artistica sul corpo umano in competizione e sul Giappone che si presentava al mondo moderno. Un'ottima capsula del tempo per vedere Tokyo e lo sport di quegli anni.

Le olimpiadi di Tokio

9. TOKYO FIST (1995)

Dall'inquietante mente di Shinya Tsukamoto (Tetsuo: The Iron Man) arriva TOKYO FIST, un intenso e brutale dramma sul corpo e sulla ossessione. Il film segue un mite impiegato che, dopo aver scoperto che la sua ragazza lo tradisce con un vecchio amico diventato pugile, decide di trasformare il proprio corpo e la propria vita attraverso l'estremo allenamento della boxe.

Tsukamoto è maestro nel creare atmosfere claustrofobiche e nel mostrare la fusione tra carne e macchina, o in questo caso, carne e autodistruzione. Il film è viscerale, violento e disturbante, esplorando temi di mascolinità tossica, gelosia e la ricerca di identità attraverso il dolore fisico. Non mostra una Tokyo da cartolina, ma piuttosto i suoi angoli più grigi e industriali, riflettendo lo stato mentale dei personaggi. È un pugno nello stomaco cinematografico.

TOKYO FIST

8. Tokyo Tribe (2014)

Preparatevi a un'esplosione di energia, violenza e rap! Tokyo Tribe, diretto dall'eclettico Sion Sono (Suicide Club, Love Exposure), è un musical hip-hop post-apocalittico ambientato in un futuro distopico di Tokyo dove gang rivali si spartiscono i territori. Il film è un'opera totalmente folle e sopra le righe, con dialoghi quasi interamente rappati!

Sion Sono crea un mondo visivamente sbalorditivo e iper-stilizzato, pieno di personaggi eccentrici e sequenze d'azione coreografate in modo unico. È un'esperienza cinematografica che non assomiglia a nient'altro, un commento sociale distorto sulla violenza urbana e sulla gioventù che si esprime attraverso la musica. Non è per i deboli di cuore o per chi cerca realismo, ma se siete pronti per qualcosa di selvaggio, audace e incredibilmente originale, Tokyo Tribe vi lascerà a bocca aperta.

Tokyo Tribe

7. Tokyo Family (2013)

Diretto da Yoji Yamada, Tokyo Family è un remake del classico Viaggio a Tokyo di Ozu, spostando l'ambientazione e i temi nel Giappone contemporaneo. Racconta la storia di una coppia di anziani che si reca a Tokyo per visitare i figli, trovando però che le loro vite frenetiche lasciano poco spazio per i genitori.

Yamada, noto per la sua lunga serie Tora-san, affronta il materiale originale con grande rispetto, ma aggiorna le dinamiche familiari e sociali per riflettere le sfide della vita moderna in Giappone. Il film è un'esplorazione toccante del divario generazionale, delle difficoltà di comunicazione e del sacrificio che i genitori fanno per i figli. Pur non avendo l'impatto rivoluzionario dell'originale di Ozu, offre una prospettiva valida e commovente sulle medesime tematiche nel contesto del XXI secolo.

Tokyo Family

6. Crepuscolo di Tokio (1957)

Ancora un'opera profondamente umana di Yasujirō Ozu, Crepuscolo di Tokio (Tokyo Boshoku) è un dramma familiare che esplora temi di perdita, rimpianto e le difficili relazioni tra genitori e figli. Sebbene meno celebre di Viaggio a Tokyo, condivide con esso la stessa sensibilità e l'attenzione ai piccoli dettagli della vita quotidiana.

Il film racconta la storia di un padre e delle sue due figlie adulte, alle prese con le loro vite sentimentali e il ritorno inaspettato della madre che le aveva abbandonate anni prima. Ozu dipinge un quadro malinconico ma non privo di speranza, utilizzando il suo stile pacato e contemplativo per permettere allo spettatore di riflettere sulla natura dei legami familiari e sulle conseguenze delle scelte passate. È un film che richiede pazienza, ma che ripaga con la sua onestà emotiva e la sua profonda comprensione della condizione umana.

Crepuscolo di Tokio

5. Deriva a Tokyo - Il vagabondo di Tokyo (1966)

Immergiti nello stile inconfondibile di Seijun Suzuki con Deriva a Tokyo - Il vagabondo di Tokyo! Questo film yakuza del 1966 è un tripudio di colori pop, scenografie audaci e una trama volutamente frammentata che segue un killer professionista in fuga dalla sua stessa organizzazione. È meno un tipico gangster movie e più un'opera d'arte d'avanguardia mascherata.

Suzuki era noto per sfidare le convenzioni dello studio Nikkatsu per cui lavorava, e con questo film ha raggiunto l'apice della sua estetica surreale e anti-narrativa. Le sequenze sono spesso slegate dalla logica, i fondali cambiano repentinamente e i dialoghi sono criptici, il tutto con una colonna sonora jazz che fa da contrappunto. È un'esperienza quasi lisergica che mostra una Tokyo stilizzata, lontana dal realismo, ma indimenticabile per la sua pura audacia visiva. Un cult assoluto per gli amanti del cinema stravagante.

Deriva a Tokyo - Il vagabondo di Tokyo

4. Tokyo Sonata (2008)

Diretto dal maestro Kiyoshi Kurosawa (noto per i suoi horror inquietanti come Pulse), Tokyo Sonata è un potente e disagevole ritratto di una famiglia giapponese moderna che si sgretola sotto il peso delle pressioni sociali ed economiche. Il film esplora cosa succede quando i segreti e le bugie iniziano a erodere le fondamenta della vita quotidiana.

La trama segue un padre che perde il lavoro ma finge di andare ancora in ufficio, una madre che cerca un senso nella sua routine, un figlio maggiore arruolato nell'esercito USA e un figlio minore che prende lezioni di piano di nascosto. Kurosawa abbandona qui il genere horror per un dramma realistico, ma mantiene intatta la sua capacità di creare un'atmosfera di sottile inquietudine e alienazione. Il film riflette sulle aspettative sociali in Giappone e sul costo umano del fallimento. La scena finale, in particolare, è indimenticabile e carica di significato.

Tokyo Sonata

3. Tokyo Godfathers (2003)

Preparatevi a un'avventura natalizia sui generis nel cuore di Tokyo! Tokyo Godfathers è un gioiello d'animazione firmato dal compianto Satoshi Kon (regista di Paprika e Perfect Blue). Dimenticate le fiabe classiche: qui seguiamo tre senzatetto – un ex ciclista alcolizzato, un'ex drag queen e una ragazzina fuggita di casa – che trovano un neonato abbandonato la sera di Natale e decidono di cercare i suoi genitori.

Il film è un mix sorprendente di commedia, dramma e pura avventura urbana, con un tocco di magia natalizia inaspettata. Kon utilizza Tokyo non solo come sfondo, ma come un personaggio vivo e pulsante, mostrandone i vicoli nascosti, i quartieri popolari e la sua umanità più marginale con grande affetto e realismo (seppur stilizzato). È una storia sul significato di famiglia, sulla redenzione e sulla gentilezza che si può trovare nei luoghi più impensati. Un film che scalda il cuore in modo inaspettato.

Tokyo Godfathers

2. Viaggio a Tokyo (1953)

Un capolavoro assoluto del cinema giapponese e mondiale! Viaggio a Tokyo di Yasujirō Ozu è un'elegia commovente sulla famiglia, il tempo che passa e lo scarto generazionale, ambientata in una Tokyo del dopoguerra in rapida evoluzione. La storia di una coppia di anziani che visita i figli adulti nella capitale è raccontata con una delicatezza e una profondità disarmanti.

Ozu è famoso per il suo stile unico: la 'camera a tatami' posta bassa come se fosse seduta sul pavimento, l'uso di transizioni 'pillow shot' che mostrano paesaggi o oggetti di vita quotidiana tra le scene, e la recitazione contenuta ma potentissima. Questo film è l'esempio perfetto della sua maestria nel trasformare l'ordinario in qualcosa di universale e profondamente toccante. Nonostante sia stato girato nel 1953, i suoi temi sulla famiglia e l'incomunicabilità restano incredibilmente attuali.

Viaggio a Tokyo

1. Lost in Translation - L'amore tradotto (2003)

Preparati a essere avvolto da un'atmosfera unica! Lost in Translation non è solo un film su due anime perse in una megalopoli straniera; è un'immersione nella solitudine e nella bellezza alienante di Tokyo vista attraverso occhi occidentali. Bill Murray e Scarlett Johansson offrono performance incredibili, piene di sfumature e malinconia, che catturano perfettamente la sensazione di disconnessione in un luogo sconosciuto.

Sofia Coppola ha girato il film con uno stile quasi documentaristico, usando spesso luci naturali e location reali di Tokyo come l'hotel Park Hyatt Shinjuku. Questo contribuisce enormemente all'autenticità e all'intimità della storia. La colonna sonora, poi, è semplicemente perfetta, un mix di elettronica sognante e rock alternativo che commenta splendidamente gli stati d'animo dei personaggi e l'ambiente circostante. È un'esperienza cinematografica che ti resta dentro a lungo dopo i titoli di coda.

Lost in Translation - L'amore tradotto

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