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I film più espliciti da vedere assolutamente

Se cerchi film che non hanno paura di mostrare tutto, questa lista è per te. Preparati a esplorare titoli audaci e senza compromessi che hanno fatto discutere.

Love
9 Songs
Caligola

Il cinema ha da sempre esplorato i confini della rappresentazione, e i film considerati “espliciti” spingono ulteriormente questa ricerca, affrontando temi come la sessualità, il desiderio, il corpo e le relazioni umane con una franchezza che può essere scioccante, provocatoria o profondamente artistica.

Spesso, l'esplicitezza non è fine a se stessa, ma serve a esplorare la psicologia dei personaggi, a commentare la società o a mettere in discussione le convenzioni morali. Pensiamo a capolavori come Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick, dove l'esplicitezza è parte integrante di un viaggio nella psiche e nei segreti della borghesia, o La Pianista di Michael Haneke, che usa il corpo e il desiderio per raccontare una storia di repressione e masochismo.

Altri film, come Crash di David Cronenberg, utilizzano l'esplicitezza per esplorare feticismi inusuali e la relazione tra carne e metallo, in un'opera che ha diviso critica e pubblico. Caligola, invece, rappresenta un caso storico di film che ha deliberatamente cercato lo scandalo, mescolando arte e pornografia in un modo che rimane controverso.

Questa selezione di film dimostra come l'esplicitezza possa essere utilizzata in modi diversi, dal dramma intimo di La vita di Adele o Shame alla provocazione di Nymphomaniac o Love. Sono opere che richiedono uno spettatore aperto e disposto a confrontarsi con rappresentazioni potenti e talvolta scomode della realtà umana.

14. Eyes Wide Shut (1999)

Eyes Wide Shut è l'ultimo, enigmatico capolavoro di Stanley Kubrick. Ambientato durante il periodo natalizio a New York, il film segue il Dr. Bill Harford (Tom Cruise) in un viaggio notturno nel sottomondo sessuale dopo che sua moglie (Nicole Kidman) gli confessa di aver fantasticato su un altro uomo. Questo lo porta a un'elaborata festa in maschera che si rivela essere un'orgia di un'élite segreta. Sebbene il film tratti temi di sessualità, infedeltà e desiderio represso in modo molto diretto, l'esplicitezza visiva è più suggerita e carica di mistero che grafica, in linea con lo stile meticoloso e allusivo di Kubrick. Il film è un'esplorazione affascinante delle insicurezze matrimoniali, delle fantasie e del confronto con l'ignoto, avvolto in un'atmosfera onirica e inquietante. La produzione fu lunghissima e segreta, come era solito per il regista. Un testamento complesso e affascinante di uno dei più grandi cineasti della storia.

Eyes Wide Shut

13. Secretary (2002)

Secretary è una commedia nera atipica che esplora temi di BDSM e sottomissione in un contesto inaspettatamente dolce e romantico. Maggie Gyllenhaal interpreta Lee Holloway, una giovane donna problematica che trova lavoro come segretaria per l'avvocato Mr. Grey (James Spader). Quello che inizia come un rapporto di lavoro si trasforma presto in qualcosa di molto diverso, esplorando le dinamiche di potere e piacere attraverso pratiche BDSM. Sebbene tratti argomenti espliciti, il film lo fa con un tono ironico e sorprendentemente tenero, concentrandosi più sulla crescita personale di Lee e sulla sua scoperta della propria sessualità e del proprio valore. È un film che ha contribuito a portare il BDSM fuori dalle nicchie, rappresentandolo come una forma di relazione consensuale che può portare a una profonda connessione emotiva. Le interpretazioni di Gyllenhaal e Spader sono fantastiche e piene di sfumature.

Secretary

12. The Brown Bunny (2003)

The Brown Bunny è un film indipendente scritto, diretto e interpretato da Vincent Gallo, noto per la sua natura estremamente personale e minimalista, e per una scena finale che ha generato un'enorme controversia al Festival di Cannes. Il film segue un pilota motociclistico (Gallo) che viaggia per il paese dopo una gara, tormentato dal ricordo di una donna (interpretata da Chloë Sevigny). La scena in questione, un rapporto sessuale non simulato tra i due attori, è stata oggetto di accese discussioni e critiche feroci, in particolare da parte del critico Roger Ebert, con cui Gallo ebbe un famoso alterco pubblico. Al di là della controversia, il film è un'opera malinconica e contemplativa sulla perdita, il rimpianto e la solitudine, girata con uno stile quasi documentaristico e un ritmo molto lento che riflette lo stato d'animo del protagonista.

The Brown Bunny

11. Crash (1996)

Crash di David Cronenberg è un film audace e controverso che esplora un feticismo sessuale unico: l'attrazione erotica per gli incidenti automobilistici e le cicatrici che ne derivano. Basato sul romanzo di J.G. Ballard, il film segue un gruppo di persone che trovano eccitazione e connessione attraverso la rievocazione e la simulazione di crash. Cronenberg crea un'atmosfera fredda, clinica e stranamente seducente, in cui metallo contorto e corpi feriti diventano oggetti di desiderio. Le scene di sesso sono esplicite e spesso inquietanti, legate indissolubilmente alla violenza e al rischio degli incidenti. È un film che ha diviso critica e pubblico per la sua tematica disturbante e il suo stile algido, ma che è innegabilmente una delle opere più originali e stimolanti di Cronenberg sulla relazione tra tecnologia, corpo e desiderio.

Crash

10. La Pianista (2001)

La Pianista di Michael Haneke è un film perturbante e magistrale basato sul romanzo di Elfriede Jelinek (poi Premio Nobel). Isabelle Huppert interpreta Erika Kohut, una severa e repressa insegnante di pianoforte di Vienna che vive con la madre oppressiva. Il film esplora la sessualità repressa e le tendenze sadomasochistiche di Erika con una freddezza e una precisione chirurgica tipiche di Haneke. Le scene esplicite non sono molte ma sono estremamente intense e disturbanti, mostrando la complessa e autodistruttiva relazione di Erika con il piacere e il dolore. È un ritratto psicologico implacabile e coraggioso, che non offre facili risposte ma costringe lo spettatore a confrontarsi con temi difficili e a guardare negli abissi della psiche umana. L'interpretazione di Huppert è giustamente considerata una delle più grandi nella storia del cinema contemporaneo.

La Pianista

9. Shame (2011)

Shame di Steve McQueen è un ritratto potente e inquietante della dipendenza dal sesso. Michael Fassbender offre una performance semplicemente straordinaria nei panni di Brandon, un uomo apparentemente di successo a New York la cui vita è segretamente consumata dalla sua compulsione sessuale. Il film non giudica, ma osserva con uno sguardo clinico e compassionevole la solitudine e il vuoto che si nascondono dietro questa dipendenza. Le scene di sesso sono frequenti ed esplicite, ma non sono mai erotiche; al contrario, sono rappresentate con una freddezza e una ripetitività che sottolineano la natura compulsiva e autodistruttiva del comportamento di Brandon. È un film che vi farà riflettere profondamente sulla natura della dipendenza e sulla difficoltà di stabilire connessioni umane genuine.

Shame

8. The Dreamers - I sognatori (2003)

The Dreamers - I sognatori di Bernardo Bertolucci ci riporta nella Parigi del 1968, un periodo di fermento politico e sessuale. Il film racconta la storia di Matthew, un giovane americano che arriva a Parigi e si ritrova immerso nel mondo bohémien e incestuoso di due fratelli gemelli, Isabelle e Théo. Bertolucci esplora la sessualità giovanile e la liberazione sessuale in un contesto storico cruciale, intrecciandole con la passione per il cinema (con numerose citazioni) e l'idealismo politico dell'epoca. Le scene di nudo e sesso sono esplicite e contribuiscono a creare l'atmosfera di intensa intimità e trasgressione che caratterizza il rapporto tra i tre protagonisti, interpretati da Michael Pitt, Eva Green (al suo debutto) e Louis Garrel. È un film che parla di crescita, identità e del contrasto tra l'utopia dei sogni e la realtà del mondo esterno.

The Dreamers - I sognatori

7. Shortbus - Dove tutto è permesso (2006)

Shortbus - Dove tutto è permesso di John Cameron Mitchell (già regista di Hedwig and the Angry Inch) è un film corale ambientato a New York, che esplora le vite e le relazioni di un gruppo di personaggi alla ricerca di connessione emotiva e sessuale in un club sotterraneo chiamato Shortbus. Il film è noto per la sua rappresentazione aperta e positiva della sessualità, inclusa la presenza di sesso non simulato, utilizzato per trasmettere un senso di autenticità e vulnerabilità. Mitchell ha lavorato a stretto contatto con il cast, molti dei quali non attori professionisti, per creare un'atmosfera di fiducia e permettere una rappresentazione onesta dell'intimità. Nonostante le scene esplicite, il cuore del film è la ricerca di amore, accettazione e comprensione in un mondo spesso isolante. È un'opera che celebra la diversità sessuale e affettiva con calore e intelligenza.

Shortbus - Dove tutto è permesso

6. Nymphomaniac - Volume 2 (2013)

Nymphomaniac - Volume 2 prosegue il racconto di Joe, la protagonista del film di Lars von Trier, approfondendo la sua storia e le sue esperienze sessuali nella seconda parte della sua vita. Se il primo volume si concentrava sulla scoperta e l'esplorazione della sessualità, questo secondo capitolo si addentra in temi più oscuri e complessi, come il sadomasochismo, la dipendenza e le conseguenze delle scelte di vita di Joe. Anche qui, von Trier utilizza le scene esplicite come strumento narrativo per esplorare la psiche del personaggio e le dinamiche del potere e del piacere. Il tono si fa forse più cupo e riflessivo, mantenendo però l'approccio intellettuale e provocatorio del primo volume. È il completamento di un'opera ambiziosa e polarizzante, che richiede di essere vista nella sua interezza per apprezzarne appieno la portata e la complessità.

Nymphomaniac - Volume 2

5. Caligola (1979)

Caligola è un film che è entrato nella storia del cinema più per le sue controversie e la sua esplicitezza che per i suoi meriti artistici (sebbene veda firme prestigiose come Gore Vidal alla sceneggiatura originale e Tinto Brass alla regia, poi estromesso). Prodotto da Penthouse, il film è un kolossal storico che ricostruisce gli ultimi anni del regno dell'imperatore romano Caligola, noto per la sua crudeltà e dissolutezza. Tuttavia, la versione distribuita è diventata famosa per le numerose scene di sesso e violenza gratuite e molto esplicite aggiunte in post-produzione contro il volere degli autori iniziali. Nonostante la presenza di attori del calibro di Malcolm McDowell, Peter O'Toole, Helen Mirren e John Gielgud, il film è spesso ricordato come un esempio di cinema erotico spinto mascherato da dramma storico. È un'opera caotica e scioccante, un vero e proprio pezzo di storia del cinema boundary-pushing degli anni '70.

Caligola

4. 9 Songs (2004)

9 Songs di Michael Winterbottom è un esperimento cinematografico che mescola riprese di concerti rock con l'intimità esplicita di una relazione. Il film segue la storia di una coppia, Matt e Lisa, attraverso nove concerti a Londra e i momenti passati insieme, inclusi rapporti sessuali non simulati. L'idea è quella di catturare la crudezza e l'autenticità di una relazione, sia nei momenti pubblici dell'ascolto della musica che in quelli privati e fisici. L'approccio è quasi documentaristico, senza una trama complessa, ma focalizzato sulle sensazioni e sull'effimera bellezza di un legame. È un film che ha fatto molto discutere proprio per la sua esplicitezza, ma che cerca di esplorare il sesso come parte integrante e naturale di una storia d'amore, non come un elemento sensazionalistico.

9 Songs

3. Love (2015)

Gaspar Noé ci porta in un'esperienza cinematografica viscerale e intensissima con Love. Girato in 3D, questo film è un'esplorazione cruda e senza filtri di una relazione amorosa, concentrandosi in modo particolare sulla sua dimensione sessuale. Noé usa il 3D non per effetti speciali da blockbuster, ma per creare un senso di intimità e presenza quasi tattile, mettendo lo spettatore letteralmente 'dentro' la relazione. Le scene di sesso sono estremamente esplicite e occupano una parte significativa del film, ma sono inserite nel contesto di una narrazione sui ricordi, i rimpianti e la complessità dei sentimenti. Non è un film per tutti, richiede una certa apertura mentale e la volontà di confrontarsi con immagini potenti e dirette. È un'opera che divide, ma che è innegabilmente audace nella sua forma e nel suo contenuto, spingendo i confini di ciò che si mostra al cinema sull'amore e sul desiderio.

Love

2. Nymphomaniac - Volume 1 (2013)

Nymphomaniac - Volume 1 è la prima parte del monumentale e provocatorio viaggio di Lars von Trier nella psiche di una donna, Joe, che racconta la sua vita sessuale. Von Trier non si tira indietro di fronte a nulla, esplorando temi come la dipendenza dal sesso, il piacere, il dolore e la ricerca di significato attraverso il corpo. Il film è strutturato in capitoli, quasi come un trattato filosofico-sessuale, ed è arricchito da digressioni intellettuali che spaziano dalla pesca a canna alle fughe di Bach. Le scene esplicite sono una componente fondamentale, non fine a sé stessa, ma utilizzata per scavare a fondo nel personaggio e nelle sue esperienze. Charlotte Gainsbourg offre una performance coraggiosa e complessa, affiancata da un cast eccezionale. È un'opera che sfida lo spettatore, lo interroga e lo costringe a confrontarsi con argomenti spesso tabù, il tutto con l'inconfondibile stile audace e intellettualmente stimolante di von Trier.

Nymphomaniac - Volume 1

1. La vita di Adele: Capitoli 1 & 2 (2013)

Preparatevi a un'immersione totale nell'amore e nella crescita con La vita di Adele. Questo film, Palma d'Oro a Cannes, è un capolavoro di intimità e realismo. La regista Abdellatif Kechiche non ha avuto paura di esplorare ogni sfaccettatura della relazione tra le due protagoniste, Adele ed Emma, con una franchezza quasi documentaristica. Le scene d'amore sono girate con una intensità e durata che hanno fatto discutere, ma che per molti sono cruciali per comprendere la profondità del legame e l'esplorazione della sessualità delle giovani donne. Non è solo sesso, è la storia potentissima di un primo amore, della scoperta di sé e delle difficoltà che la vita mette sul cammino. Le interpretazioni di Adèle Exarchopoulos e Léa Seydoux sono semplicemente strabilianti, offrendo una performance fisica ed emotiva senza precedenti. Un film che vi resterà dentro a lungo, ben oltre le scene più audaci.

La vita di Adele: Capitoli 1 & 2

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