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Film trash e disturbanti con suspense

Preparati a esplorare gli angoli più oscuri e provocatori del cinema. Questa selezione ti porta attraverso titoli che non temono di osare, mescolando contenuti espliciti con una tensione palpabile.

Audition
Old Boy
Climax

Il cinema che spinge i confini, spesso etichettato come "trash" o "estremo", non è per tutti. Tuttavia, quando questi elementi si fondono con una forte componente di suspense, il risultato può essere sorprendentemente avvincente, seppur disturbante.

Questa nicchia cinematografica si nutre della volontà di scioccare, provocare e mettere alla prova la resistenza dello spettatore, sia a livello visivo che psicologico. Registi come Gaspar Noé, con il suo stile viscerale e non lineare, o Takashi Miike, maestro dell'eccesso giapponese, hanno definito parte di questo paesaggio, creando opere che rimangono impresse nella memoria (e a volte nello stomaco) a lungo dopo i titoli di coda.

Non si tratta solo di gratuità; in molti di questi film, il "trash" diventa un mezzo per esplorare temi profondi e spesso tabù: la violenza, la sessualità, la follia, la disperazione umana. La suspense non deriva solo da un pericolo imminente, ma dall'incertezza su cosa accadrà dopo e quanto in là il film (e i suoi personaggi) oserà spingersi.

È un cinema che divide, spesso accolto da critiche feroci e scandali (basti pensare alle reazioni a film come A Serbian Film o Antichrist), ma che continua a esercitare un fascino malsano su chi è disposto ad affrontare le sue sfide. Se sei alla ricerca di film che ti terranno con il fiato sospeso e allo stesso tempo ti costringeranno a distogliere lo sguardo, questa lista fa per te.

12. Nymphomaniac - Volume 2 (2013)

Nymphomaniac - Volume 2, diretto da Lars von Trier, continua la storia di Joe, una donna che si autodefinisce una ninfomane, e del suo racconto della propria vita a un intellettuale di nome Seligman. Questo secondo volume si addentra nelle parti più oscure e complesse del suo percorso, esplorando le conseguenze delle sue azioni e le dinamiche più autodistruttive. Von Trier non teme di affrontare temi tabù con esplicità, sia visiva che narrativa, utilizzando riferimenti letterari e filosofici per inquadrare la storia di Joe. Sebbene non sia un film di suspense nel senso tradizionale, la tensione si genera dalla natura stessa della confessione di Joe, dalle sue esperienze estreme e dal confronto tra la sua prospettiva e quella di Seligman. È un'opera provocatoria e intellettualmente stimolante sul sesso, la dipendenza e la condizione umana.

Nymphomaniac - Volume 2

11. Enter the Void (2010)

Gaspar Noé ci offre un altro viaggio cinematografico estremo e visivamente audace con Enter the Void. Il film segue Oscar, un giovane spacciatore americano a Tokyo, e la sua sorella Linda. Dopo essere stato ucciso in una retata, lo spirito di Oscar vaga sopra la città, rivivendo momenti del suo passato e osservando gli eventi che seguono la sua morte. L'intero film è girato in soggettiva, mettendo lo spettatore letteralmente negli occhi di Oscar, anche dopo la sua morte, in un'esperienza extracorporea. Questa tecnica immersiva, unita a sequenze psichedeliche e disturbanti, crea un'atmosfera unica. Nonostante non sia un thriller nel senso classico, la suspense nasce dalla costante incertezza di dove lo spirito di Oscar ci porterà e quali orrori o ricordi dovremo affrontare insieme a lui.

Enter the Void

10. American Psycho (2000)

Basato sul controverso romanzo di Bret Easton Ellis, American Psycho ci porta nella mente di Patrick Bateman, un ricco banchiere di investimenti di New York negli anni '80 che nasconde una vita segreta da serial killer. Diretto da Mary Harron, il film è una satira tagliente sul materialismo, la vanità e la disumanizzazione della società yuppie. Christian Bale offre una performance indimenticabile nei panni di Bateman, maniacale, ossessionato dal suo aspetto e dalla routine, e capace di passare dalla normalità apparente a esplosioni di violenza brutale in un istante. Il film gioca costantemente sull'ambiguità tra realtà e follia, lasciando lo spettatore nel dubbio su quanto di ciò che vede sia reale o solo nella mente distorta del protagonista. Questa incertezza genera un tipo particolare di suspense, legata all'imprevedibilità di Bateman.

American Psycho

9. The Neon Demon (2016)

Nicolas Winding Refn ci immerge nel mondo patinato e crudele dell'industria della moda con The Neon Demon. La giovane e innocente Jesse si trasferisce a Los Angeles per diventare una modella, ma scopre presto che la bellezza è una valuta pericolosa e che la competizione può portare a esiti raccapriccianti. Refn crea un'estetica visiva abbagliante, fatta di colori saturi, luci al neon e composizioni eleganti, che contrasta nettamente con la decadenza e l'orrore che si nascondono sotto la superficie. Il film è più un'esperienza sensoriale che una narrazione lineare, ma l'atmosfera di minaccia latente e la progressiva trasformazione della protagonista generano una suspense inquietante. La colonna sonora, composta da Cliff Martinez, contribuisce in modo fondamentale a creare l'atmosfera fredda e sintetica del film.

The Neon Demon

8. Visitor Q (2001)

Ancora Takashi Miike, a dimostrazione della sua prolificità nel cinema estremo. Visitor Q è un film che sfida ogni convenzione, un ritratto grottesco e disturbante di una famiglia disfunzionale giapponese la cui vita viene sconvolta dall'arrivo di un misterioso estraneo chiamato "Q". Il film mescola commedia nera, dramma familiare e sequenze scioccanti con una disinvoltura che lascia spiazzati. È girato in stile documentaristico, con una telecamera a mano che sembra osservare gli eventi con distacco, rendendo ancora più straniante l'assurdità e l'orrore che si manifestano sullo schermo. Non c'è una suspense tradizionale, ma piuttosto un costante senso di inquietudine e imprevedibilità su cosa accadrà dopo, man mano che i segreti e le perversioni della famiglia vengono a galla in modo sempre più bizzarro.

Visitor Q

7. Antichrist (2009)

Lars von Trier non è certo noto per i film leggeri, e Antichrist ne è una conferma lampante. Questo dramma horror psicologico è un viaggio nella psiche tormentata di una coppia (interpretata da Willem Dafoe e Charlotte Gainsbourg) che si ritira in una baita isolata nella foresta dopo la morte del figlio. Quello che inizia come un tentativo di elaborare il lutto si trasforma in un confronto brutale con la natura, la sessualità e il male. Il film è diviso in capitoli, ciascuno con un titolo evocativo, e utilizza immagini potentissime e spesso disturbanti per esplorare temi come la misoginia, la depressione e la violenza. La tensione è palpabile, frutto della claustrofobia psicologica e della crescente follia dei personaggi. Un'opera cupa e difficile, ma di grande impatto visivo ed emotivo.

Antichrist

6. Ichi the Killer (2001)

Basato sul manga di Hideo Yamamoto, Ichi the Killer è un'altra incursione nel cinema estremo di Takashi Miike. Ambientato nel mondo della Yakuza, il film segue le vicende di Kakihara, un sadico e masochista braccio destro di un boss scomparso, e Ichi, un killer psicopatico e infantile manipolato da un misterioso figuro. Il film è noto per la sua violenza grafica ed esagerata, i suoi personaggi disturbati e la sua estetica pulp. Miike non risparmia nulla, creando un mondo di depravazione e brutalità. Nonostante la violenza stilizzata, c'è una trama complessa di tradimenti e vendette che lega insieme le sequenze scioccanti, mantenendo un certo livello di suspense su chi sia il vero burattinaio e quale sarà il destino dei personaggi.

Ichi the Killer

5. Climax (2018)

Gaspar Noé torna a scuotere gli animi con Climax, un incubo danzante e psichedelico. Il film segue un gruppo di ballerini che si riuniscono in un edificio isolato per provare. L'atmosfera è inizialmente euforica, carica di energia e movimento, catturata da una telecamera che si muove fluidamente attraverso gli spazi. Ma quando scoprono che la sangria che stanno bevendo è stata drogata con LSD, la situazione precipita nel caos e nell'orrore. Il film si trasforma in una discesa negli istinti più bassi e nelle paure primordiali. Noé utilizza lunghi piani sequenza e un uso ipnotico della musica e delle luci per creare un'esperienza immersiva e claustrofobica. È un film che non ha una trama tradizionale, ma si concentra sull'atmosfera e sulla progressione del delirio collettivo, generando una tensione costante e un senso di perdizione.

Climax

4. Old Boy (2003)

Capolavoro del cinema sudcoreano e secondo capitolo della "trilogia della vendetta" di Park Chan-wook, Old Boy è un thriller neo-noir potentissimo e stilisticamente audace. La premessa è sconcertante: un uomo viene rapito e tenuto prigioniero in una stanza d'albergo per 15 anni senza motivo apparente. Quando viene improvvisamente rilasciato, ha solo tre giorni per scoprire chi lo ha rinchiuso e perché. Ciò che segue è una spirale di violenza, mistero e rivelazioni scioccanti. La famosa sequenza del combattimento nel corridoio, girata in un unico piano sequenza, è diventata un'icona del cinema d'azione. Ma il cuore del film è il suo mistero centrale e la disperata ricerca della verità da parte del protagonista, che lo porta a confrontarsi con orrori indicibili. Un film intenso, brutale e con uno dei colpi di scena più potenti della storia del cinema recente.

Old Boy

3. Audition (2000)

Da un maestro come Takashi Miike ci si aspetta sempre qualcosa di non convenzionale, e Audition non delude affatto. Il film inizia quasi come una commedia romantica o un dramma tranquillo: un vedovo organizza finte audizioni cinematografiche per trovare una nuova moglie. Incontra la dolce e apparentemente fragile Asami, e sembra che tutto vada per il meglio. Ma non fatevi ingannare dalla calma iniziale! Il film si trasforma lentamente, quasi impercettibilmente, in qualcosa di profondamente inquietante e disturbante. La tensione cresce in modo sottile ma costante, lasciando lo spettatore con un senso di crescente disagio, fino a esplodere in un finale di violenza e orrore che vi lascerà a bocca aperta. È un esempio perfetto di come costruire la suspense e sovvertire le aspettative del pubblico in modo magistrale.

Audition

2. Irréversible (2002)

Preparatevi a un pugno nello stomaco. Irréversible è un film che va visto al contrario, iniziando dalla fine e tornando all'inizio. Questa struttura narrativa unica, quasi sperimentale, non è un semplice vezzo stilistico, ma serve a costruire una tensione e un senso di inevitabilità terrificanti. La storia di Alex, Marcus e Pierre, e della tragica notte che cambierà le loro vite, si svela in modo implacabile. Le sequenze iniziali, girate con una telecamera a mano quasi caotica e un sonoro volutamente disturbante, creano un senso di malessere fisico nello spettatore, amplificando l'orrore degli eventi. È un'opera controversa, spietata e visivamente potentissima, che esplora temi difficili con una brutalità quasi documentaristica. La sequenza di 9 minuti in un sottopassaggio ha generato dibattiti infiniti per la sua crudezza, ma è parte integrante di un'esperienza cinematografica che mira a scuotere nel profondo.

Irréversible

1. A Serbian Film (2010)

Prepariamoci: A Serbian Film è una discesa negli abissi del cinema estremo. È un'opera che ha fatto discutere, scandalizzato e che ancora oggi mantiene intatto il suo potere scioccante. Seguiamo la storia di Miloš, un ex attore pornografico in pensione, che accetta un ultimo lavoro per salvare la sua famiglia dalla povertà. Non sa che finirà intrappolato in un incubo di violenza e depravazione, filmato in tempo reale. Il film è una critica brutale e allegorica alla Serbia post-bellica e al suo passato, ma la sua esecuzione visiva e tematica lo rende incredibilmente difficile da affrontare. Non è per i deboli di cuore, ma la tensione e il senso di orrore crescono in modo inesorabile, rendendolo un'esperienza cinematografica che, nel bene o nel male, non si dimentica.

A Serbian Film

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