Film simili a get out
Se hai apprezzato "Get Out" di Jordan Peele, questa lista esplora film che mescolano abilmente il genere thriller e horror con commenti sociali o profondità psicologiche.



L'impatto di "Get Out" sul cinema contemporaneo è stato notevole, dimostrando come un film possa essere al tempo stesso un efficace thriller horror e una satira sociale acuta e stratificata. Questo filone, a volte definito "elevated horror" o semplicemente "thriller sociale", utilizza la tensione e la paura per esplorare questioni profonde: il razzismo, le dinamiche di potere, la paranoia, il disagio esistenziale e le oscure verità che si nascondono dietro facciate rispettabili.
I film in questa lista condividono quella capacità di inquietare il pubblico non solo attraverso i classici meccanismi della paura, ma soprattutto costruendo un'atmosfera di crescente disagio e sospetto. Spesso, l'orrore non viene da un mostro soprannaturale, ma dalle persone stesse, dalle istituzioni o dalle dinamiche sociali perverse. Ci si trova di fronte a situazioni in cui il protagonista si sente un pesce fuor d'acqua, percepisce che qualcosa non va, ma viene costantemente sminuito o manipolato, portando a un crescendo di tensione psicologica.
Alcuni titoli esplorano dinamiche settarie o familiari disfunzionali con un approccio quasi antropologico al terrore, mentre altri usano la fantascienza o il grottesco per veicolare critiche sociali affilate. Ciò che li accomuna è la volontà di far riflettere lo spettatore, spingendolo a guardare oltre la superficie e a confrontarsi con paure radicate non solo nell'ignoto, ma nella realtà stessa.
13. Sono la bella creatura che vive in questa casa (2016)
Un'atmosfera spettrale e malinconica avvolge questo racconto gotico. "Sono la bella creatura che vive in questa casa" segue una giovane infermiera che si prende cura di un'anziana autrice di romanzi horror in una vecchia casa isolata. Presto, l'infermiera inizia a percepire una presenza soprannaturale legata al passato della casa e della sua occupante. Il film è più un'esperienza sensoriale e un'esplorazione del tempo e della memoria che un horror tradizionale. La regia di Oz Perkins crea un senso di inquietudine sottile e persistente, perfetto per chi ama le storie di fantasmi lente e ricche di atmosfera.

12. Il cigno nero (2010)
Un immersione inquietante nella psiche di una ballerina. "Il cigno nero" di Darren Aronofsky è un thriller psicologico che segue Nina, una ballerina ossessionata dall'ottenere il ruolo principale nel "Lago dei cigni". Mentre si sforza di interpretare sia il Cigno Bianco innocente che il Cigno Nero sensuale, la sua sanità mentale inizia a deteriorarsi, portandola in una spirale di paranoia e allucinazioni. Natalie Portman ha vinto un Oscar per la sua performance intensa e trasformativa. Il film è una discesa mozzafiato nella pressione artistica, l'auto-distruzione e la dualità dell'identità. Sebbene diverso da "Get Out" per temi sociali, condivide l'aspetto del deterioramento psicologico in un ambiente ostile.

11. Snowpiercer (2013)
In un futuro post-apocalittico dove un esperimento fallito ha congelato il mondo, i sopravvissuti vivono su un treno in perenne movimento, diviso in classi sociali. "Snowpiercer" è un'allegoria potente e visivamente sorprendente sulla disuguaglianza di classe e la rivoluzione. Diretto da Bong Joon-ho (il regista di "Parasite"), il film segue i passeggeri delle ultime carrozze che si ribellano per raggiungere la testa del treno. È un mix avvincente di fantascienza, azione e commento sociale, con un design di produzione incredibile e un cast eccezionale. Un film che offre sia brivido che spunti di riflessione profonda.

10. La notte del giudizio (2013)
Cosa faresti se per 12 ore all'anno ogni crimine, incluso l'omicidio, fosse legale? Questa è la premessa provocatoria de "La notte del giudizio". Il film ci porta in un futuro distopico in cui il governo ha istituito lo "Sfogo" annuale per mantenere bassi i tassi di criminalità nel resto dell'anno. La storia si concentra su una famiglia benestante che si barrica in casa, ma la loro sicurezza viene presto minacciata. Sebbene più orientato all'azione e al survival, il film solleva interessanti questioni sociali e politiche, anche se non con la stessa sottigliezza di "Get Out". Un thriller distopico che fa riflettere sulla natura umana e sulla società.

9. Babadook (2014)
Un horror psicologico che usa un mostro come metafora potente del lutto e della depressione. "Babadook" racconta la storia di una madre vedova e suo figlio, tormentati dalla comparsa di una sinistra creatura da un libro illustrato. Il film è un'esplorazione intensa e toccante della genitorialità sotto stress e del peso del dolore. La regia di Jennifer Kent crea un'atmosfera cupa e opprimente, e la performance di Essie Davis nei panni della madre è straziante e potente. Non è solo un film di paura, ma un dramma umano che usa gli elementi horror per scavare a fondo nelle emozioni più oscure.

8. Man in the Dark (2016)
Un thriller ad alta tensione che trasforma una situazione di home invasion in un gioco del gatto col topo agghiacciante. "Man in the Dark" (titolo originale "Don't Breathe") segue un gruppo di giovani ladri che prendono di mira la casa di un ricco cieco, pensando a un colpo facile. Scopriranno presto che l'uomo è tutt'altro che indifeso e la situazione si ribalta brutalmente. Il film eccelle nel creare suspense in spazi ristretti e nell'usare il suono in modo magistrale per aumentare la tensione. Se cercate un thriller teso e implacabile con una premessa semplice ma efficace, questo film fa al caso vostro.

7. Hereditary - Le radici del male (2018)
Preparatevi a un'immersione nell'orrore familiare e psicologico più viscerale. "Hereditary" di Ari Aster è un film che si insinua sotto la pelle e ci rimane. Dopo la morte della matriarca, la famiglia Graham scopre segreti inquietanti sul loro lignaggio che li trascinano in un destino terrificante. Il film è un capolavoro di atmosfera, recitazione (Toni Collette è fenomenale) e costruzione della suspense, esplorando temi di lutto, trauma generazionale e l'ineluttabilità del destino. Non è un horror di salti sulla sedia, ma un'esperienza di terrore psicologico profondo e implacabile che vi lascerà emotivamente esausti.

6. Finché morte non ci separi (2019)
Cosa succede quando la tua prima notte di nozze si trasforma in una mortale partita a nascondino? "Finché morte non ci separi" risponde a questa domanda con un mix esilarante e sanguinoso di horror, commedia nera e satira sociale. Una giovane sposa si unisce alla ricca ed eccentrica famiglia del marito e scopre che devono onorare una strana tradizione: giocare a un gioco scelto a caso, che nel suo caso risulta essere un brutale gioco di sopravvivenza. Il film è un ottovolante di tensione e risate, prendendo in giro le élite privilegiate e offrendo sequenze d'azione e suspense ben costruite. Un divertimento macabro e intelligente.

5. Midsommar - Il villaggio dei dannati (2019)
Se pensavate che il folk horror fosse solo foreste oscure e sacrifici notturni, "Midsommar" vi dimostrerà il contrario, immergendovi in un incubo sotto il sole splendente! Il film di Ari Aster (lo stesso di "Hereditary") segue una coppia in crisi che si unisce ad amici per un festival estivo in un remoto villaggio svedese. Quella che inizia come un'esperienza culturale unica si trasforma presto in un confronto terrificante con rituali ancestrali e una comunità agghiacciante. Visivamente sbalorditivo e disturbante, "Midsommar" esplora temi di lutto, relazioni tossiche e il senso di appartenenza in modi profondamente inquietanti. Un viaggio psichedelico e terrificante che non dimenticherete facilmente.

4. The Invitation (2016)
Immaginate di partecipare a una cena con vecchi amici dopo anni, ma l'atmosfera diventa sempre più tesa e inquietante... "The Invitation" eccelle nel costruire una tensione claustrofobica e una paranoia crescente all'interno di un'unica location. Il film segue Will, invitato dall'ex moglie a una cena a casa sua con il suo nuovo compagno. Mentre la serata procede, Will diventa sempre più convinto che gli ospiti e i padroni di casa abbiano secondi fini sinistri. La regia di Karyn Kusama è magistrale nel giocare con le aspettative dello spettatore, seminando dubbi e inquietudine fino a un finale esplosivo. Un thriller psicologico elegante e snervante che vi terrà incollati allo schermo.

3. La fabbrica delle mogli (1975)
Un classico del brivido sociale che ha anticipato temi ripresi da "Get Out"! "La fabbrica delle mogli" vi porta nell'apparentemente idilliaca cittadina di Stepford, Connecticut, dove le mogli sono sorprendentemente sottomesse, belle e ossessionate dalle faccende domestiche. Quando una nuova arrivata, Joanna, inizia a notare qualcosa di terribilmente sbagliato sotto la superficie perfetta, si ritrova intrappolata in un incubo che mette in discussione l'identità, la conformità e i ruoli di genere. Questo film, basato sul romanzo di Ira Levin, è un cult senza tempo che crea una tensione palpabile attraverso il contrasto tra l'orrore latente e la facciata di normalità suburbana. Un'esplorazione inquietante di cosa significa perdere sé stessi per adattarsi.

2. Sorry to Bother You (2018)
Se cercate qualcosa che vi scuota e vi faccia riflettere con un sorriso amaro, "Sorry to Bother You" è quello che fa per voi! Questa satira brillante e surreale segue un giovane telemarketer nero a Oakland che scopre il segreto per il successo: usare la sua "voce bianca". Quello che inizia come una commedia esilarante prende svolte sempre più folli e inaspettate, diventando un commento pungente su capitalismo, identità razziale, sfruttamento e la natura assurda del lavoro moderno. Il debutto alla regia di Boots Riley è audace, originale e pieno di idee visive e narrative che non vedrete in nessun altro film. Un'opera coraggiosa che non ha paura di osare e che vi lascerà a bocca aperta.

1. Noi (2019)
Preparatevi a un viaggio inquietante e profondamente simbolico! Da Jordan Peele, lo stesso genio dietro "Get Out", arriva "Noi", un film che vi farà guardare due volte la persona accanto a voi. La storia di una famiglia in vacanza che si ritrova faccia a faccia con i propri doppelgänger è solo l'inizio di un'esplorazione audace sull'identità americana, la disuguaglianza e le ombre che nascondiamo. Lupita Nyong'o offre una performance semplicemente strabiliante, interpretando due ruoli con una maestria da brivido. Peele mescola magistralmente horror, thriller e satira sociale, creando un'esperienza cinematografica unica, ricca di dettagli nascosti e che invita a infinite interpretazioni. Un film che resta con voi a lungo dopo i titoli di coda.
