Film come tre manifesti a Ebbing, Missouri: storie cupe e umorismo nero
Cerchi film che mescolano dramma intenso, personaggi indimenticabili e una dose abbondante di umorismo nero? Ecco una selezione di titoli che catturano lo spirito irriverente e profondo di "Tre manifesti a Ebbing, Missouri".



Il cinema che non ha paura di esplorare il lato oscuro dell'animo umano, spesso con un sorriso sardonico, ha trovato negli ultimi anni alcuni registi maestri del genere. Martin McDonagh, con la sua capacità di creare dialoghi taglienti e situazioni al limite dell'assurdo, incarna perfettamente questa tendenza. Non a caso, suo fratello John Michael McDonagh segue un percorso simile, offrendo storie altrettanto disilluse ma toccanti.
Questi film spesso presentano protagonisti moralmente ambigui o chiaramente difettosi, alle prese con circostanze estreme o semplicemente con la noia e la meschinità della vita di provincia. L'umorismo non è mai una fuga dal dramma, ma piuttosto uno strumento per affrontarlo, per evidenziare l'assurdità delle convenzioni sociali o la pura follia dei personaggi.
Accanto a McDonagh, si collocano cineasti con stili distintivi ma un'analoga predilezione per il non convenzionale. Pensiamo all'approccio surreale e distaccato di Yorgos Lanthimos, che crea mondi bizzarri e regole sociali contorte per esplorare le relazioni umane con un'ironia gelida. Oppure al mondo colorato e simmetrico di Wes Anderson, che pur con un'estetica fiabesca, racconta storie di famiglie disfunzionali, solitudine e malinconia, sempre con un tocco di esilarante eccentricità.
Queste pellicole dimostrano che è possibile toccare temi seri e profondi, come il lutto, la vendetta, il fanatismo o la ricerca di un senso, senza rinunciare a far ridere lo spettatore. Anzi, spesso è proprio il contrasto tra la gravità della situazione e la leggerezza (apparente) dell'approccio a rendere questi film così potenti e memorabili. Sono storie che restano impresse, personaggi che ti porti dentro, e battute che continui a citare ben dopo i titoli di coda.
13. The Brothers Bloom (2008)
Diretto da Rian Johnson (prima di Star Wars ed Knives Out), questo film è una commedia d'avventura incentrata su due fratelli truffatori, interpretati da Adrien Brody e Mark Ruffalo. La loro ultima grande truffa li porta a coinvolgere una ricca ed eccentrica ereditiera (Rachel Weisz). Il film è un capriccio stilistico che gioca con le convenzioni del genere heist, pieno di colpi di scena, personaggi sopra le righe e ambientazioni esotiche. È un film divertente e ingegnoso, anche se forse meno incisivo rispetto ad altri titoli della lista.

12. Le avventure acquatiche di Steve Zissou (2004)
Un altro film di Wes Anderson con Bill Murray in un ruolo centrale, qui nei panni di un oceanografo in declino, chiaramente ispirato a Jacques Cousteau. La sua spedizione per trovare uno squalo leggendario diventa un'occasione per riflettere sulla sua vita e sui suoi rapporti familiari. Il film ha il tipico stile visivo di Anderson, con set ricostruiti in modo elaborato e un uso particolare del colore. È un film malinconico e ironico, un'ode ai documentari naturalistici e un ritratto affettuoso di un personaggio eccentrico.

11. Fantastic Mr. Fox (2009)
Wes Anderson si cimenta con l'animazione in stop-motion, adattando il classico racconto di Roald Dahl. Il risultato è un film visivamente delizioso e pieno dello spirito irriverente di Anderson. La storia del signor Fox, un ex ladro di polli che non riesce a resistere alla tentazione di tornare ai vecchi vizi, è raccontata con un ritmo perfetto e doppiatori d'eccezione (George Clooney, Meryl Streep nella versione originale). È un film intelligente e divertente per tutte le età, con una cura maniacale per i dettagli.

10. I Tenenbaum (2001)
Uno dei primi grandi successi di Wes Anderson, che definisce molti degli elementi del suo stile futuro. Il film segue le vicende di una famiglia disfunzionale di ex bambini prodigio che si riunisce sotto lo stesso tetto. Anderson crea un'atmosfera agrodolce, mescolando umorismo eccentrico con momenti di profonda tristezza. Il film è ricco di dettagli visivi e musicali che contribuiscono a creare il suo universo unico, esplorando temi come il fallimento e la ricerca di affetto in modo originale e toccante.

9. Moonrise Kingdom - Una fuga d'amore (2012)
Wes Anderson racconta una storia d'amore tenera e surreale tra due dodicenni che decidono di fuggire dalla loro vita in un'isola del New England negli anni '60. Il film cattura perfettamente l'innocenza e la determinazione dell'infanzia, immersa nell'estetica inconfondibile di Anderson, fatta di colori pastello, composizioni simmetriche e una colonna sonora azzeccatissima. È un piccolo gioiello di poesia e avventura, con un cast di adulti che si adatta perfettamente al tono stravagante.

8. Grand Budapest Hotel (2014)
Il film forse più iconico di Wes Anderson, un'esplosione di stile visivo e narrazione fiabesca. Seguiamo le avventure di Gustave H., un leggendario concierge di un lussuoso hotel europeo, e del suo fido lobby boy Zero. Anderson costruisce un mondo meticolosamente dettagliato e simmetrico, popolato da personaggi eccentrici interpretati da un cast stellare. È un'elegante e divertentissima commedia d'avventura con tocchi di malinconia, un vero piacere per gli occhi e per lo spirito.

7. La favorita (2018)
Yorgos Lanthimos si cimenta con il dramma storico, ma con il suo tocco distintivo e irriverente. Ambientato alla corte della Regina Anna d'Inghilterra, il film è un triangolo di potere e seduzione tra la sovrana e due donne ambiziose che lottano per la sua influenza. Le performance delle tre attrici protagoniste (Olivia Colman, Rachel Weisz, Emma Stone) sono magistrali. Lanthimos usa grandangoli e movimenti di macchina inusuali per creare un'atmosfera claustrofobica e bizzarra che rende la lotta per il potere ancora più grottesca.

6. The Lobster (2015)
Il cinema surreale e disturbante di Yorgos Lanthimos. Questo film presenta una premessa assurda e geniale: in un futuro distopico, le persone single hanno 45 giorni per trovare un partner, altrimenti vengono trasformate in animali. Colin Farrell guida un cast eccellente in questa satira pungente sulle relazioni di coppia e le pressioni sociali. Lo stile di Lanthimos è unico, caratterizzato da una recitazione deliberatamente piatta e un umorismo nero che mette a disagio, ma che spinge alla riflessione.

5. Un poliziotto da happy hour (2011)
Ancora una collaborazione tra John Michael McDonagh e Brendan Gleeson. Gleeson interpreta un sergente di polizia irlandese cinico e anticonformista che si ritrova a dover collaborare con un agente dell'FBI americano (Don Cheadle) per indagare su un traffico di droga. Il film gioca sulla contrapposizione culturale e sull'umorismo che nasce dal carattere scontroso del protagonista. È un divertente e irriverente mix di commedia e crime, con dialoghi affilati e situazioni surreali.

4. Calvario (2014)
Diretto dal fratello di Martin, John Michael McDonagh, questo film vede protagonista un intenso Brendan Gleeson nei panni di un parroco che riceve una minaccia di morte durante una confessione. A differenza dei film del fratello, qui il tono è decisamente più serio e contemplativo, pur mantenendo sprazzi di humour nero tipici della famiglia. È un'esplorazione profonda e toccante della fede, del dubbio e della solitudine in una piccola comunità irlandese piena di personaggi tormentati e imperfetti.

3. 7 psicopatici (2012)
Ancora Martin McDonagh, questa volta con un film che gioca con la meta-narrazione e il genere crime. Un cast corale di altissimo livello (Colin Farrell, Sam Rockwell, Christopher Walken, Woody Harrelson) si muove in una storia che è essa stessa un film nel film, o meglio, la ricerca di ispirazione per una sceneggiatura. È un frullato esilarante e violento di idee bizzarre, personaggi sopra le righe e dialoghi brillanti. McDonagh dimostra ancora una volta la sua capacità di trovare l'umorismo nelle situazioni più macabre.

2. In Bruges - La coscienza dell'assassino (2008)
Prima di Ebbing, Martin McDonagh ci ha regalato questa perla di dark comedy ambientata nella fiabesca Bruges. La chimica tra Colin Farrell e Brendan Gleeson è semplicemente perfetta, interpretando due sicari in attesa di istruzioni dopo un lavoro andato storto. Il contrasto tra la bellezza medievale della città e la loro esistenza squallida e violenta crea un effetto surreale e affascinante. I dialoghi sono arguti, filosofici e irresistibilmente divertenti, toccando temi come il senso di colpa e la redenzione con una leggerezza sorprendente.

1. Tre manifesti a Ebbing, Missouri (2017)
Il film che ha consacrato Martin McDonagh come uno dei talenti più audaci del cinema contemporaneo. Al centro, la performance straordinaria di Frances McDormand, che ha giustamente vinto l'Oscar, nei panni di una madre che sfida la pigrizia della polizia locale con tre cartelloni pubblicitari dal messaggio shock. McDonagh mescola con maestria umorismo nero tagliente e un dramma straziante, creando dialoghi che sono vere e proprie scintille. La storia non offre risposte facili, ma esplora il dolore, la rabbia e la ricerca di giustizia in modi inaspettati e potenti.
